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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 2/2009 - FEBBRAIO 2009
Trasporto marittimo
Canali al centro dell'attenzione
I grandi canali mondiali - quelli di Suez e di Panama - sono
sempre più al centro dell'attenzione degli operatori globali
dello shipping.
Il Canale di Suez fa notizia perché importanti linee di
navigazione quali Maersk, CMA-CGM e (CSCL) China Shipping Container
Lines hanno preso la decisione di escludere il Canale nelle scelte
inerenti ai servizi in direzione est dall'Europa all'Estremo
Oriente, instradando invece le navi attorno al Capo di Buona
Speranza.
La Maersk è stata la prima linea di navigazione ad
intraprendere tale iniziativa annunciando che nel corso di
gennaio/febbraio avrebbe dirottato sette partenze AE7 dirette ad est
attorno al Capo.
La CMA-CGM e la CSCL ne hanno subito seguito l'esempio e nel
corso dei mesi di gennaio/febbraio/marzo invieranno il proprio
servizio congiunto FAL2/AEX7 diretto ad est via Capo di Buona
Speranza (otto partenze in tutto).
Secondo la PR News Service, il costo associato all'invio di una
nave della Maersk della classe PS attraverso il Canale di Suez
corrisponde all'incredibile somma di 850.000-870.000 dollari USA per
ciascun transito.
Otto di queste navi, che dispongono ciascuna di una capacità
nominale di 11.000 TEU, effettuano operazioni sul servizio Asia
Europe 7 (AE7) della Maersk.
Chiaramente, perciò, in questi tempi difficili c'è
un grosso incentivo a scegliere l'opzione del Capo sulla rotta meno
intensamente utilizzata dall'Europa all'Estremo Oriente.
Inoltre, mediante la combinazione di questa rotta con la
navigazione a velocità minore il tempo di viaggio in più
viene annullato, dal momento che sette giorni consentono alle navi
di conservare i propri scali portuali programmati.
Il perdente in tutto ciò è, naturalmente, il
Canale di Suez e sarà interessante vedere se da esso proverrà
una risposta, ma, poiché le linee di navigazione risparmiano
quasi 1 milione di dollari a viaggio, è difficile ravvisare
come le autorità del Canale di Suez possano essere in grado
di competere con tale opzione.
Ugualmente interessante è la questione inerente a se tale
strategia continuerà a prevalere al di là dell'attuale
stagione di fiacca, vale dire alla fine di marzo.
Il Canale di Panama è un'altra importante arteria
idroviaria, l'uso della quale significa costi notevoli; questo
argomento, unitamente a diversi altri aspetti critici correlati al
canale medesimo, è uno di quelli presi maggiormente in
considerazione in una interessante pubblicazione della Dynamar,
intitolata “Past, Present and Future, Panama Canal Container
Trades”, pubblicata nello scorso mese di dicembre.
I costi sono stati analizzati in modo approfondito in una
sezione del suddetto esauriente rapporto, intitolata “Panama
Canal-Related Costs” ed in un'altra importante sezione
intitolata “Competing with the Panama Canal”; per
maggiori informazioni, si veda il sito www.dynamar.com.
È interessante come, nel contesto della concorrenza con
il Canale, la Dynamar noti che linee di navigazione quali APL,
CMA-CGM, Coscon, Maersk Line e MOL siano adesso clienti tradizionali
della Panama Canal Railway Company che effettua servizi fra i porti
delle coste panamensi dell'Atlantico e del Pacifico.
Essa nota altresì come i volumi siano in aumento, sebbene
la ferrovia sia fondamentalmente un concorrente serio solamente nel
contesto dei piccoli volumi, mentre laddove si tratta di grandi
volumi il Canale di Panama prevale in tutti i casi.
La Dynamar sottolinea anche come il Canale di Panama in realtà
competa con il Canale di Suez per i traffici Estremo Oriente -
Nordamerica, dal momento che quest'ultima rotta è quella
preferita per i container che provengono da o sono destinati al
Sud-Est asiatico (la rotta più breve).
Se si parte dal presupposto di una nave da 4.300 TEU con una
lunghezza complessiva di 264 metri, la Dynamar stima che il costo di
un viaggio andata e ritorno attraverso il Canale di Panama, tutto
compreso, sia di 605.000 dollari USA rispetto ai 385.000 dollari che
ci vogliono per il Canale di Suez.
Quest'ultima opzione, perciò, in tale contesto ha la sua
validità. (da: portstrategy.com, 18.02.2009)
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