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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 GIUGNO 2013
TRASPORTO MARITTIMO
OPERAZIONI CON I TRAGHETTI VIETATE AD EUROTUNNEL
La CC (Commissione per la Concorrenza del Regno Unito) il 6
giugno scorso ha emesso una sentenza ai sensi della quale si
proibisce ad Eurotunnel di impegnarsi in attività di
attraversamento della Manica con traghetti.
L'operatore ha dichiarato che si sarebbe appellato.
Eurotunnel ha descritto la decisione della CC come
“incomprensibile”, “gravemente sproporzionata”
e “non fondata su alcun fatto concreto”, aggiungendo di
non essere stata a conoscenza della decisione del Tribunale del
Commercio di Parigi che assoggettava la vendita dei beni della
SeaFrance al requisito di non rivenderli per un periodo di cinque
anni, nonché che essa è in contraddizione con la
decisione dell'Autorità per la Concorrenza francese.
Nel suo rapporto definitivo, la CC ha concluso che, a causa
dell'aggiunta di servizi di traghettamento alle sue attuali attività
del Tunnel della Manica, Eurotunnel incrementerebbe la propria quota
di mercato di oltre la metà ed i prezzi aumenterebbero.
Ciò conferma, a detta dell'ente regolatore, le
conclusioni provvisorie della CC che erano state pubblicate a
febbraio.
Dichiara il regolatore: “Prima che il divieto entri in
vigore a Dover, ad Eurotunnel sarà concesso un periodo di
tempo limitato (sei mesi) per vendere i suoi due traghetti più
grandi ad uno o più acquirenti approvati dalla CC quale
strumento per risolvere il problema di concorrenza rinvenuto dalla
CC.
Ciò farà sì che tutti i servizi di
traghettamento sulla tratta Dover-Calais vengano effettuati da
società che siano indipendenti dal collegamento ferroviario
concorrente”.
Il presidente della commissione d'inchiesta sul caso
Eurotunnel/SeaFrance, nonché vicepresidente della CC,
Alasdair Smith afferma al riguardo: “Non può essere un
bene per la concorrenza il fatto che Eurotunnel, che già
detiene una quota di mercato di oltre il 40%, faccia il proprio
ingresso nell'attività di traghettamento, in particolare
perché lo ha fatto allo scopo di impedire ad un concorrente
di acquisire i traghetti.
I clienti ci perderebbero se Eurotunnel incrementasse ancora
ulteriormente la propria quota e fosse così messa in grado di
aumentare i prezzi relativi ai servizi nel tunnel”.
Eurotunnel aveva acquisito tre traghetti ed altri beni dalla
fallita società SeaFrance – appartenente alla SNCF –
a giugno dell'anno scorso, costituendo la propria branca di servizi
di traghettamento, la MyFerryLink, ed aveva inaugurato un servizio
Dover-Calais alla fine di agosto.
Le navi sono gestite da una cooperativa di ex lavoratori della
disciolta SeaFrance.
Il presidente ed amministratore delegato del Gruppo Eurotunnel
Jacques Gounon ha dichiarato che la decisione della CC “ridurrà
la scelta di servizi di attraversamento dello Stretto di Dover a
detrimento del consumatore.
Ciò inevitabilmente condurrà ad un incremento del
prezzo di attraversamento”.
Alla domanda inerente al “conflitto” inerente alla
questione fra la CC e la sua controparte francese, che aveva dato il
via libera all'acquisizione dei beni della SeaFrance da parte di
Eurotunnel, un portavoce della Commissione britannica ha risposto:
“Avevamo già preso in precedenza decisioni diverse
rispetto a quelle di altre autorità, fra cui una ai sensi
della quale noi avevamo autorizzato una fusione mentre l'autorità
francese aveva ordinato una vendita.
Si deve rispettare il diritto reciproco di pervenire ad
un'opinione diversa.
Ciò non ci impedisce di intraprendere iniziative in
relazione al mercato del Regno Unito”.
L'appello di Eurotunnel sarà presentato al Tribunale di
Appello sulla Concorrenza del Regno Unito e non all'Unione Europea,
la quale non ha preso in esame la fusione in questione.
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