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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 30 APRILE 2017
PORTI
IL PORTO DI LONG BEACH SI PREPARA ALL'IMPATTO DELLA RIFORMA
DELLE ALLEANZE NEL TRASPORTO MARITTIMO
È stato definito "Il Big Bang del 2017".
Un numero senza precedenti di fusioni fra vettori marittimi
l'anno scorso ed il crollo del settimo più grande vettore
containerizzato - la Hanjin Shipping - hanno avuto come conseguenza
qualcosa che i responsabili del Porto di Long Beach affermano non si
sia mai verificata nel settore del trasporto marittimo: la
riorganizzazione dei vettori marittimi da quattro a tre nuove
alleanze.
Per quasi 10 anni, i vettori marittimi hanno costituito tali
alleanze per risparmiare denaro, con più partenze e meno navi
a spartirsi lo spazio per i carichi su navi enormi.
Anche se la formazione di una nuova alleanza potrebbe
semplicemente apparire come la notizia di un'altra fusione
nell'odierno panorama imprenditoriale in continuo mutamento, i
responsabili del trasporto marittimo si stanno preparando alla
confusione che improvvisi ed importanti cambiamenti potrebbero
apportare.
David J. Arsenault, presidente della Logistics Transformation
Solutions ed ex presidente della Hyundai Merchant Marine America, ha
parlato di tale questione nell'ambito di una tavola rotonda
intitolata "Imparare dalla Hanjin" il 28 febbraio scorso
in occasione della TPM 2017 Conference del Journal of
Commerce svoltasi presso il Long Beach Convention Center.
Arsenault afferma che le alleanze vanno e vengono, ma che quei
cambiamenti in passato erano stati scaglionati.
"Si tratta di una tattica innovativa" ha detto "ed
è la prima volta che assistiamo al calcio d'inizio di tre
mega-alleanze allo stesso tempo e questo presenta terribili
conseguenze a monte e a valle".
Secondo la iContainers, una società americana che
consente agli importatori ed agli esportatori di confrontare le
tariffe in tempo reale e di gestire le proprie spedizioni marittime,
queste tre alleanze rappresentano il 77,2% della capacità
containerizzata globale ed il 96% di tutti i traffici est-ovest.
"La Ocean Alliance offre la maggior parte dei servizi con
una quarantina di circuiti" secondo il sito web della società.
"La THE Alliance la segue con 32 servizi e la 2M con 25.
In ordine ai cambiamenti, la THE Alliance e la Ocean Alliance
percorreranno 11 rotte settimanali Asia-Europa settentrionale.
La 2M ha inoltre incrementato i propri servizi su questa rotta
da cinque a sei.
Si tratta principalmente di provvedere agli slot aggiuntivi ai
sensi del loro accordo con la HMM ed a causa del rilevamento della
Hamburg Süd da parte della Maersk".
I responsabili del Porto di Long Beach - il secondo scalo
marittimo del paese per giro d'affari - affermano che le nuove
alleanze comporteranno l'arrivo di nuovi clienti, nuove destinazioni
e probabilmente lo spostamento di alcune navi dalle rotte fra Asia
ed Europa a rotte transpacifiche.
I suddetti responsabili si stanno altresì preparando a
potenziali ritardi, dal momento che lo spostamento dei carichi su
navi diverse alla volta di nuovi terminal con modalità
diverse di carico e scarico e l'adempimento di priorità di
clienti diversi vengono resi ulteriormente difficoltosi da continue
questioni inerenti alla velocità di attrezzature e terminal,
che potrebbero complicare i problemi attinenti la filiera
distributiva.
"Ciò potrebbe mettere in estremo allarme la filiera
distributiva, costituita da caricatori, vettori marittimi, operatori
terminalistici, autotrasportatori e chiunque altro vi si trovi in
mezzo" afferma un comunicato stampa del 3 aprile del Porto di
Long Beach.
"Un importante responsabile portuale ha già
avvertito i proprietari beneficiari dei carichi e gli
autotrasportatori di aspettarsi "un'altra ondata di confusione"
nel periodo di tempo che le tre nuove alleanze impiegheranno per
apprendere il modo di lavorare assieme per portare i prodotti dove
servono in maniera tempestiva".
Arsenault prevede che sulle coste americane arrivino navi più
grandi.
"Così, stiamo per vedere, penso, navi più
grandi nei porti degli Stati Uniti" afferma Arsenault.
"Questo certamente comincerà a contribuire alle
difficoltà con i terminal, coi camion, con i telai e con
tutti i soggetti interessati che ci sono là fino a quando non
saranno avvenuti i trasferimenti".
Le tre nuove associazioni marittime sono la 2M Alliance, la
Ocean Alliance e la THE Alliance.
La 2M comprende i due maggiori vettori marittimi, Maersk Line e
Mediterranean Shipping Company, con un accordo di condivisione delle
navi con la Hyundai Merchant Marine.
I responsabili portuali affermano che la Maersk Line è in
procinto di acquisire il vettore Hamburg Süd.
La Ocean Alliance è costituita dal terzo maggior vettore
marittimo CMA CGM (con la APL che la CMA CGM ha acquisito nel
contesto del proprio accordo con la Neptune Orient Lines), dalla
China COSCO Shipping (la nuova fusione fra COSCO e China Shipping),
dalla OOCL (Orient Overseas Container Line) e dalla Evergreen.
La THE Alliance comprende la Hapag-Lloyd (che si sta fondendo
con la United Arab Shipping Company) dalla Yang Ming Ltd. e da tre
vettori giapponesi che dovrebbero fondersi quest'anno in una sola
compagnia di navigazione: la MOL (Mitsui OSK Lines), la NYK (Nippon
Yusen Kaisha) Lines e la K Line (Kawasaki Kisen Kaisha Ltd.).
I responsabili del Porto di Long Beach affermano di stare
monitorando da vicino la situazione e di avere interagito con la
dirigenza ed il personale operativo delle linee di navigazione,
degli operatori terminalistici, dei sindacati, dei camionisti e
delle ferrovie.
"Il nostro obiettivo è quello di far sì che i
partner del nostro porto comunichino l'un l'altro e coordinino le
operazioni" dichiara Duane Kenagy, amministratore delegato ad
interim del Porto di Long Beach.
"Noi agevoliamo l'organizzazione di incontri al fine di
consentire il dialogo fra i nostri portatori d'interessi".
Secondo il comunicato stampa del 3 aprile scorso del Porto di
Long Beach, i responsabili del porto stanno collaborando con il
Porto di Los Angeles per lavorare con i soggetti interessati allo
scopo di reperire opportunità per ottimizzare la filiera
distributiva, compresa un migliore coordinamento fra vettori
marittimi e ferrovia e strutture terminalistiche per far sì
che i carri ferroviari e l'altro equipaggiamento siano prontamente
disponibili.
Nel comunicato stampa si dichiara altresì che l'Autorità
dei Trasporti del Corridoio di Alameda ha riferito che le questioni
inerenti alla risoluzione dei problemi correlati al trasporto
ferroviario saranno decisive, considerando che grosso modo il 40%
delle importazioni che transitano nei due porti gemelli vengono
inviate per ferrovia verso le destinazioni di tutto il paese.
I funzionari portuali affermano inoltre che i portatori
d'interessi si stanno occupando della disponibilità e
dell'ubicazione dei telai, cioè i semirimorchi di struttura
metallica che consentono ai camion di rimorchiare i container dal
punto A al punto B.
"Più di due anni fa, i due porti gemelli hanno
favorito l'accordo "Gruppo di Gruppi" fra i tre principali
gruppi di telai operativi a Long Beach ed a Los Angeles" si
legge nel comunicato.
"L'accordo libera oltre 72.000 telai che possono essere
utilizzati in modo interscambiabile presso 13 terminal marittimi e
quattro strutture ferroviarie.
Il Gruppo di Gruppi ha ridotto i tempi di attesa, la confusione
ed altre inefficienze consentendo ai fornitori di telai di lavorare
assieme".
I responsabili portuali affermano che l'accordo, il quale è
altresì caratterizzato dalla disponibilità dei dati e
dal permesso di utilizzarli, adesso sarà decisivo.
"In vista delle nuove alleanze, l'ufficio Operazioni
Commerciali ed io abbiamo trascorso gli ultimi tre mesi a valutare
la preparazione ed a far sì che i nostri partner del settore
parlassero fra loro e si trasferissero le informazioni" afferma
il dr. Noel Hacegaba, amministratore delegato delle operazioni
commerciali e responsabile commerciale del Porto di Long Beach.
"Le comunicazioni, la collaborazione ed il coordinamento
sono decisivi per assicurare una transizione tranquilla ed
efficiente" ha detto.
Hacegaba aggiunge che i responsabili portuali continueranno a
coinvolgere i partner del settore ed a fare tutto il possibile per
assicurare che essi siano pronti ad occuparsi delle attività
comportate dai nuovi schieramenti delle alleanze.
"Abbiamo dimostrato la nostra capacità di lavorare
le navi più grandi" afferma.
"Adesso abbiamo l'opportunità di dimostrare la
nostra destrezza e flessibilità".
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