Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXV - Numero 31 DICEMBRE 2017
SICUREZZA E PROTEZIONE
TT CLUB - CONTENITORI: I RISCHI PER I TRAFFICI
Per quanto visionario fosse, è improbabile che Malcom
McLean possa aver previsto gli usi straordinariamente eterogenei che
i container hanno sempre di più.
Oltre ad essere uno strumento di primaria importanza per i
traffici, la "umile scatola" adesso è anche
divenuta una specie di icona architettonica, utilizzata in ogni
genere di posti: dai bar innovativi ai centri commerciali di
tendenza, dai centri di aziende di start-up ai nuovi hotel
funzionali, dalle sistemazioni a breve termine alle residenze dalla
progettazione lussuosa.
Scambi commerciali per il trasporto
Le imprese impegnate nella compravendita di contenitori per il
trasporto devono conformarsi ad una regolamentazione rilevante.
La sicurezza personale è regolamentata dall'IMO
(International Maritime Organization) mediante la CSC (Convenzione
Internazionale per i Contenitori Sicuri) e successive modificazioni.
Quando i container vengono commercializzati, la responsabilità
inerente al rispetto delle regole della CSC passa dal venditore
all'acquirente.
Dal momento in cui i contenitori scambiati si avvicinano quasi
immancabilmente alla fine del loro ciclo vitale, è
specialmente importante che essi si trovino in condizioni di
sicurezza.
La CSC specifica le responsabilità delle diverse parti
coinvolte nell'assicurazione delle condizioni sicure dei container,
ma richiede altresì la gestione di un programma di esami
periodici approvato dal paese in cui il proprietario del contenitore
è registrato.
Riconoscendo la necessità di chiarezza per aiutare sia il
venditore che il compratore di un contenitore commercializzato a
rispettare le regole e ad espletare correttamente i compiti
richiesti, la CTIA (Container Traders & Innovators Association)
ha recentemente pubblicato tre utili linee guida che riguardano la
"neutralizzazione", la rimarcatura e la classificazione
del contenitore.
Neutralizzare i contenitori commercializzati
La "neutralizzazione" è il processo di
rimozione (o cancellazione) dei marchi che identificano il nome od
altri dettagli relativi al venditore di un container.
Lo scopo è quello di sollevare il venditore (il
proprietario del contenitore che cede l'unità) da potenziali
esposizioni che potrebbero risultare da ogni precedente marcatura
identificativa dopo che la vendita è stata portata a termine.
I contenitori sono marchiati al momento della produzione ai
sensi della ISO 6366 per i container adibiti al trasporto merci:
codificazione, identificazione e marcatura.
Inoltre, un contenitore potrebbe esibire loghi, nomi ed
indirizzi.
Tipicamente, l'accordo di vendita dovrebbe stabilire termini e
condizioni appropriati in ordine alla neutralizzazione.
Le nuove linee guida della CTIA riguardano le procedure
raccomandate per assicurare una corretta "neutralizzazione"
dei contenitori marittimi, indicando la marcatura minima da
eliminare al fine di agevolare una rimarcatura efficiente.
Tuttavia, nel caso in cui un container non dev'essere rimarcato
ed utilizzato per il trasporto o qualsiasi altro uso in cui si
applicano le disposizioni normative sulla marcatura, possono essere
rimosse la marcature in più (o tutte).
La rimarcatura dei contenitori commercializzati per le
operazioni con container appartenenti a caricatori
Dopo essere stato neutralizzato, un contenitore può aver
bisogno di essere "rimarcato".
Ad esempio, nei casi in cui esso dev'essere utilizzato come un
SOC (contenitore appartenente ad un caricatore) per un ulteriore
trasporto internazionale, le marcature restano richieste per legge,
riguardando i codici relativi a classificazioni, dimensioni e tipi.
Questi sono i requisiti essenziali per una movimentazione
sicura.
Una seconda guida della CTIA stabilisce il processo corretto per
il ripristino delle marcature dei contenitori, fra cui la
visualizzazione di una valida targa CSC relativa alla sicurezza.
Queste linee guide si applicano ad un contenitore neutralizzato
in precedenza, ma potrebbero essere utili anche come riferimento per
la verifica delle marcature residue.
Le linee guida si basano su unità per carichi secchi
"multiuso", ma si possono adattare ad altri tipi di
contenitori.
Un SOC dovrebbe esibire marcature sul container ai sensi della
ISO 6346 ed una targa con i dati che mostri i requisiti normativi.
Le linee di navigazione possono richiedere procedure specifiche
prima di accettare un SOC.
Un contenitore che esibisca marcature dovrebbe intonarsi ai suoi
contenuti, come la conformità alle dimensioni e
classificazioni ISO e essere strutturalmente adatto allo scopo in
ottemperanza della procedura del proprietario approvata ai sensi
della CSC.
Terminologia per la valutazione standardizzata raccomandata
per il commercio di contenitori
I contenitori che vengono venduti al di fuori del mercato
marittimo possono essere utilizzati per un'ampia gamma di
applicazioni innovative, fra cui il deposito stazionario o la
modifica per adibirli ad uffici, unità di vendita al
dettaglio o abitazione.
I commercianti valutano i contenitori per indicare lo scopo a
cui essi potrebbero essere adattati.
È stata sviluppata una terza nuova pubblicazione della
CTIA per assicurare al settore una terminologia di valutazione
standardizzata.
L'uso di terminologia standardizzata consente al commerciante di
valutare il container mediante il suo codice di valutazione
descrittivo e - ai sensi dei termini del contratto fra le parti - di
stabilire la sua idoneità per uno scopo particolare.
Queste linee guida comprendono un codice alfabetico di terzi,
che classifica le condizioni strutturali ed estetiche di un
container in relazione alla corrosione, ai danni accettabili
accumulati ed all'aspetto generale, sia interno che esterno.
Le linee guide si basano, anche qui, sulle unità per
carichi secchi "multiuso" ma possono essere applicate allo
stesso modo ad altri tipi di contenitori.
I membri della CTIA possono scaricare tali linee guida dal sito
web della CTIA.
Perché la CTIA?
La CTIA è stata istituita a gennaio del 2017 allo scopo
di assicurare un servizio per i professionisti del settore impegnati
nella compravendita, nella commercializzazione o nella modifica di
contenitori marittimi.
Il suo intento è quello di fornire una piattaforma per
realizzare linee guida e codici per il settore, unitamente ad una
gamma di dati tecnici, industriali e di marketing.
C'è un significativo potenziale per il mercato
containerizzato "secondario".
Mentre i contenitori possono continuare ad essere utilizzati nei
traffici internazionali, ad esempio le spedizioni di carichi
eccezionali di sola andata, altri vengono usati con successo per
innovativi scopi non trasportistici, quali il deposito, le unità
di vendita al dettaglio con relativi uffici e l'alloggio.
Questo riutilizzo è stimolante nonché da
raccomandarsi, ma è difficile far sì che ciò
che per un occhio disattento può essere identico ai
contenitori destinati al trasporto merci utilizzati nei traffici
internazionale venga identificato in modo tale da evitare tale uso.
I soggetti interessati devono vigilare per far sì che
ogni nuova vita non lasci obblighi residui. (da:
hellenicshippingnews.com, 7 dicembre 2017)
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