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Hutchison e RMPM porteranno a termine l'acquisizione dell'ECT. L'operazione è stata approvata oggi dalla Commissione Europea
Bruxelles ha ritenuto che la nuova concentrazione, che controllerà il 50% del mercato terminalistico container del Nord Europa, non avrà una posizione dominante
3 luglio 2001
La Commissione Europea, dopo mesi di indagini e dopo reiterati annunci di una scontata bocciatura dell'operazione, ha invece approvato oggi l'acquisizione della società terminalista Europe Combined Terminals BV (ECT) di Rotterdam da parte della Hutchison Netherlands BV e dalla Rotterdam Municipal Port Management (RMPM), rispettivamente la filiale olandese del gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong e la società che gestisce il porto di Rotterdam (inforMARE del 16 ottobre 1998, 18 e 20 gennaio, 21 aprile, 5 agosto, 10 settembre, 12 e 27 ottobre e 1° novembre 1999, 26 ottobre e 15 dicembre 2000, 1° marzo 2001).
La Commissione aveva più volte sottolineato come l'acquisizione avrebbe portato alla creazione di un soggetto in posizione dominante in Nord Europa nel mercato dei servizi terminalistici dedicati al traffico container. Valutazione che è stata nuovamente confermata dalla più recente indagine condotta dall'esecutivo europeo. Anche oggi la Commissione ha ricordato che l'acquisizione comporterà l'unione del principale terminalista europeo (ECT) con il principale terminalista britannico (Hutchison), che otterranno complessivamente una quota pari a circa il 50% del mercato terminalistico nordeuropeo. I due maggiori competitor, la HHLA e l'Eurogate di Amburgo, hanno rispettivamente quote pari al 18,2% e al 17,3% del mercato. La Commissione ritiene inoltre che ECT-Hutchison siano avvantaggiate nell'acquisizione di ulteriori quote di mercato: le maggiori compagnie di navigazione stanno utilizzando navi sempre più grandi, che possono essere accolte più facilmente nei terminal dei due partner.
Nonostante queste premesse Bruxelles ha però accettato le misure proposte da Hutchison e RMPM, che dovrebbero garantire la possibilità ad altre imprese di acquisire significative quote di mercato. Misure che la Commissione non ha però rivelato e che sono poste alla base del benestare concesso dall'esecutivo.
Nel 1999 una primo tentativo di acquisizione dell'ECT presentato all'UE dalla Hutchison Port Holdings (la divisione terminalista della Hutchison Whampoa) e dalla RMPM era stato abbandonato dopo che la Commissione Europea aveva stabilito che avrebbe condotto alla creazione di un soggetto in posizione dominante nel mercato. Nello stesso anno Hutchison e RMPM avevano riproposto un progetto di acquisizione nel quale si presentavano come società legate da un accordo di cooperazione, con l'intento di ottenere le esenzioni previste dalla normativa comunitaria per accordi di questa natura. Anche in quest'ultimo caso la Commissione aveva stabilito che l'operazione avrebbe creato un soggetto in posizione dominante e aveva preannunciato sanzioni contro le due società perché non avevano notificato la transazione come previsto dalla EC Merger Regulation e per aver portato a termine l'operazione senza autorizzazione. Multe che non sono state poi comminate soprattutto perché la Commissione ha valutato positivamente il fatto che Hutchison e RMPM non abbiano cercato di dissimulare l'operazione. Nello scorso gennaio Hutchison ed ECT avevano infine notificato alla Commissione l'ultima proposta di acquisizione, che ha infine convinto il governo europeo.
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