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Nuovi piani della Hutchison Port Holdings e della direzione del porto di Rotterdam per l'acquisto dell'ECT
Bocciata dalla Commissione Europea la proposta di acquisizione del controllo comune della Europe Combined Terminals, le due società hanno adottato un nuovo progetto
10 settembre 1999
Molti e cospicui interessi ruotano attorno alla proprietà dell'Europe Combined Terminals (ECT) del porto di Rotterdam, di cui sono attualmente proprietari la International Müller NV, la Royal Nedlloyd NV, la Royal Pakhoed e la società ferroviaria NS Group NV. L'eventuale prezzo di vendita dell'ECT è stato fissato in circa 310 milioni di euro.
Nello scorso marzo la Hutchison Port Holdings Ltd., la società che appartiene al gruppo Hutchison Whampoa di Hong Kong e che gestisce 17 container terminal nel mondo (in Europa detiene la maggioranza nei container terminal di Felixstowe e di Thamesport), e la direzione del porto di Rotterdam Gemeentelijk Havenbedrijf Rotterdam (GHR), che è un servizio della municipalità della città olandese, avevano comunicato alla Commissione Europea la loro intenzione d'acquisire il controllo comune con quote rispettivamente del 50 e del 30 per cento nell'ECT (inforMARE del 18 e 20 gennaio).
Il progetto di concentrazione però, secondo la Commissione, avrebbe creato una situazione di posizione dominante dell'ECT/Hutchison sul mercato dei servizi di manipolazione carichi nei container terminal dei porti nordeuropei, con una quota calcolata complessivamente su dodici grandi porti del 36 per cento, mentre il concorrente più vicino avrebbe avuto meno della metà di questa quota. E la posizione del mercato dell'ECT/Hutchison sarebbe stata in realtà molto più forte di quanto non indichi la quota percentuale, tenendo anche conto che la Hutchison è particolarmente forte in Estremo Oriente (il traffico container nel porto di Hong Kong, secondo nella classifica mondiale dopo Singapore, è gestito dalla Hutchison). La risposta della Commissione Europea è stata di conseguenza negativa (inforMARE del 5 agosto).
Il 30 luglio scorso le due parti hanno allora abbandonato il progetto iniziale, formulandone un altro che prevede la partecipazione della Hutchison al 35 per cento del capitale dell'ECT, quella della GHR al 35 per cento, mentre del rimanente 30 per cento il 28 per cento andrebbe a istituzioni finanziarie come la ABN AMRO Partecipaties BV e il 2 per cento verrebbe riservato ai dipendenti dell'ECT.
Secondo questo nuovo progetto il Consiglio di Sorveglianza dell'ECT dovrebbe essere composto da sei membri: due nominati dalla Hutchison, due dalla GHR e due dalle istituzioni finanziarie. Tuttavia i dipendenti dell'ECT, ai quali verrebbe riservato il 2 per cento del capitale, chiedono un posto nel Consiglio.
La parola tocca ora al commissario europeo alla concorrenza.
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