La Commissione Europea porterà Italia e Belgio di fronte alla Corte di Giustizia europea per omessa comunicazione dei provvedimenti di attuazione della normativa UE sulle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo o in partenza dai porti degli Stati membri della Comunità.
La direttiva 2002/6/CE - ha ricordato oggi Bruxelles - disciplina le formalità di dichiarazione relative alla nave, alle provviste di bordo, agli effetti personali dell'equipaggio, al ruolo dell'equipaggio e, nel caso di navi omologate per trasportare un massimo di 12 passeggeri, all'elenco dei passeggeri. Gli Stati membri erano tenuti ad adottare le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative necessarie per conformarsi a questa direttiva in questione entro e non oltre il 9 settembre 2003.
L'Italia - ha spiegato l'esecutivo europeo - non ha informato la Commissione sui propri provvedimenti di attuazione, mentre il Belgio ha comunicato alla Commissione un'attuazione solo parziale. Il ricorso alla Corte riguardante il Belgio verterà solo sulla parte non notificata della direttiva. Inoltre il Belgio ha recepito parzialmente la direttiva nel proprio ordinamento nazionale, ma la Commissione ritiene che le misure adottate non siano conformi alla direttiva.
Il valore aggiunto della direttiva - ha sottolineato la Commissione Europea - consiste nella volontà di affrontare e risolvere la questione della riconosciuta complessità amministrativa che presenta il trasporto marittimo a corto raggio. Essa prescrive il riconoscimento dei formulari di facilitazione internazionali IMO-FAL nel loro formato normalizzato per le navi in arrivo e partenza dai porti UE, sostituendo in tal modo gli oltre 50 diversi formulari utilizzati in Europa con cinque formulari normalizzati e promuovendone l'uso a livello mondiale.
«È spiacevole che questa direttiva, che facilita il trasporto marittimo a corto raggio e che ha raccolto un vasto sostegno da parte degli Stati membri e dell'industria - ha detto il vicepresidente della Commissione UE, Loyola de Palacio - non abbia trovato ancora piena attuazione».