L'UCINA (Unione Nazionale Cantieri e Industrie Nautiche ed Affini), in relazione all'esame parlamentare del disegno di legge finanziaria per il 2007, ha sottolineato l'esigenza di modificare la norma che prevede l'aumento dei canoni di concessione demaniale per i porti turistici, modifica per la quale nei giorni scorsi è stato presentato un apposito emendamento alla commissione del Senato.
«Confidiamo - ha dichiarato oggi il presidente di UCINA, Anton Francesco Albertoni - nell'accoglimento di tale emendamento, ricordando che l'aumento dei canoni demaniali per i porti turistici rischia di avere ripercussioni negative su un settore, quello dei porticcioli, strategico per il decollo del turismo nautico in Italia e del suo indotto. Il governo del resto si è detto disponibile a recepire le modifiche alla legge finanziaria in favore di uno sviluppo dei consumi».
I danni - ha sottolineato l'associazione cantieristica - potrebbero riversarsi non solo sul turismo, ma anche sull'industria nautica e sul made in Italy in generale. «Ultimamente - ha rilevato Albertoni - siamo riusciti a rivitalizzare il mercato nazionale incoraggiando gli italiani, anche quelli che portavano la barca all'estero, e gli stranieri a restare in Italia. Se però si aumentano i costi, rischiamo di perdere la posizione guadagnata».
«La diffusione dei servizi tecnici per la nautica da diporto - ha osservato il presidente dell'Associazione Italiana Porti Turistici dell'Adriatico, Roberto Perocchio - si sta attuando con estrema fatica e gradualità ed è quindi assolutamente necessario mantenere le misure a suo tempo stabilite nel decreto ministeriale 343 del 1998. Solo in questo modo si può garantire una progressione costante della crescita infrastrutturale di cui necessita il turismo nautico».