- Ieri il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha incontrato a Palazzo San Giorgio Eddie Teh, amministratore delegato del gruppo PSA International di Singapore per discutere dei problemi operativi che affliggono il Voltri Terminal Europa (VTE) del porto genovese (inforMARE del 21 e 23 gennaio e 6 e 11 febbraio 2008).
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- Merlo ha consegnato a Teh una lettera in cui spiega il risultato delle verifiche compiute a seguito della crisi operativa del terminal ed ha annunciato l’avvio delle procedure che sarà sottoposto al Comitato Portuale straordinario convocato per mercoledì pomeriggio.
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- Secondo quanto prevede la concessione - ha precisato l'ente portuale - il terminalista avrà sei mesi di tempo per andare ad una normalizzazione e riallineare le performance alle previsioni contenute nel piano di impresa.
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- Merlo ha ribadito la richiesta di risarcimento per il danno erariale e per quello di immagine (inforMARE dell'11 febbraio 2008) ed ha anche manifestato forte preoccupazione per le difficoltà di rapporto con il VTE, lamentato da più parti, e le difficoltà incontrate ad avere risposte puntuali.
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- Teh ha garantito al presidente dell'Autorità Portuale di aver preso piena conoscenza della situazione e ha assicurato che sottoporrà al consiglio di amministrazione di PSA, che si riunirà nell’arco di poche settimane, una relazione che conterrà anche decisioni concrete ed operative di merito. Inoltre Teh ha sottolineato l’importanza strategica del porto di Genova per il gruppo che rappresenta e la volontà di accrescere sensibilmente l’attività nello scalo genovese.
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- Per quel che riguarda il sistema informatico che ha causato le disfunzioni al terminal VTE, Teh ha confermato che l’ applicazione utilizzata a Voltri funziona regolarmente ed in maniera efficace in terminal che movimentano diversi milioni di teu e che quindi accerterà le ragioni dei disservizi che si sono verificati a Genova.
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- L'amministratore delegato di PSA ha garantito che terrà costantemente informato Merlo dell’evolvere della situazione e delle decisioni che i vertici assumeranno ed ha invitato il presidente dell'ente portuale genovese a visitare il porto di Singapore.
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- Intanto domani, presso gli uffici dell'assessorato regionale ligure alle Politiche del lavoro, si incontreranno nuovamente i rappresentanti della danese Maersk, le organizzazioni sindacali e l'assessore regionale al Lavoro, Giovanni Enrico Vesco, per cercare di risolvere un'altra situazione di crisi determinata dal programma di ridimensionamento del personale deciso dal gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk (inforMARE dell'8 gennaio 2008), che ha un impatto anche sul porto e sull'economia marittima di Genova.
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- Lo hanno deciso ieri sera, al termine della riunione convocata dall’assessore Vesco per affrontare la vicenda del nuovo piano organizzativo della Maersk che prevede la riduzione dei livelli occupazionali su Genova, i responsabili dell’azienda, Paolo Panzera, direttore Maersk Italia, Gianni Rapetti, responsabile risorse umane Italia e Orazio Stella, responsabile risorse umane Mediterraneo, insieme ai sindacati e all’assessore regionale.
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- L'ente regionale ligure ha precisato che il gruppo danese ha confermato la necessità di proseguire con la riorganizzazione che prevede la riduzione di circa 130 lavoratori, ma parallelamente si è detta disponibile a procedere nel confronto con le istituzioni per individuare le migliori soluzioni per il territorio.
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- «Si è trattato - ha detto l'assessore Vesco - di un incontro costruttivo affrontato pacatamente per individuare eventuali soluzioni in grado di arrecare il minor impatto sociale sulla città». «Le parti coinvolte - ha aggiunto - hanno voluto prendere tempo per poter esaminare tutte le eventualità rispetto ad una soluzione rapida della vicenda, in grado di individuare strumenti istituzionali sia a favore dell’impresa che dei lavoratori».
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- Le organizzazioni sindacali hanno ribadito «la necessità di rivedere i numeri dell’annunciata riduzione dei dipendenti troppo pesante per una città come Genova». Paolo Panzera ha «auspicato la possibilità di trovare una soluzione percorribile per tutti».
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