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ANITA, più controlli alle dogane sugli autotrasportatori stranieri
In tal modo - ha sottolineato l'associazione - le imprese italiane opererebbero in parità concorrenziale con le imprese estere
31 agosto 2009
L'ANITA (Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici) sollecita un maggior controllo alle dogane sugli autotrasportatori esteri. Ricordando che una circolare del ministero dell'Interno ha reso note alle forze di polizia le istruzioni operative, unite ad una “lista di controllo” (in attuazione della direttiva 2006/22/CEE), che renderanno più agevole il monitoraggio dei flussi e la gestione informatica dei dati per contrastare l'illegalità nel trasporto merci su strada e che tale circolare consente l'attuazione operativa del protocollo d'intesa sottoscritto lo scorso 14 luglio tra ministero dei Trasporti e ministero dell'Interno per il potenziamento e la semplificazione dei controlli, il segretario generale dell'ANITA, Giuseppina Della Pepa, ha sottolineato che «l'impegno e l'intesa tra i due ministeri risulta fondamentale per contrastare il fenomeno dell'abusivismo ad opera dei vettori stranieri». «Tuttavia - ha aggiunto - i controlli andrebbero potenziati non solo su strada, dove si intercetta soltanto una minima parte di tali abusi, ma soprattutto alle dogane. Un controllo capillare sulle autorizzazioni, infatti, consentirebbe di stroncare ogni forma di illegalità commessa da vettori stranieri in uscita dall'Italia. In tal modo, le imprese italiane opererebbero in parità concorrenziale con le imprese estere, recuperando quote di traffico e rafforzando gli accordi bilaterali che l'Italia ha sottoscritto con gli altri Paesi».
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