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La Commissione UE ha presentato una strategia per potenziare la governance marittima nel Mediterraneo
La regione, in cui ci sono oltre 450 porti e terminal portuali, genera il 30% del volume dei traffici marittimi mondiali
11 settembre 2009
Oggi la Commissione Europea ha presentato una linea strategica per affrontare le problematiche del settore marittimo nel bacino del Mediterraneo e per l'individuazione di strumenti di governance di tali attività nella regione.
«Lo sviluppo di processi decisionali più integrati nell'area del Mediterraneo - ha rilevato il commissario europeo agli Affari marittimi e alla pesca, Joe Borg - avrà certamente effetti positivi su tutte le parti interessate e sulle amministrazioni. La garanzia di un futuro sostenibile per le industrie marittime e la conservazione dell'ambiente marino nell'area del Mediterraneo dipenderanno dal nostro sforzo nel potenziare la governance marittima in ogni suo aspetto. L'UE deve lavorare ad una politica marittima maggiormente integrata e inclusiva, in collaborazione con tutti i nostri vicini».
Il bacino del Mediterraneo presenta un'area costiera che ha uno sviluppo di circa 45.000 chilometri lineari e che ospita oltre 150 milioni di abitanti. . Potenziare la gestione degli affari marittimi - ha sottolineato la Commissione - condurrebbe ad una crescita più sostenibile nella regione, permettendo nel contempo di far fronte ad alcune preoccupazioni comuni. La concorrenza per l'utilizzo dello spazio marino, le minacce alla sicurezza marittima, il degrado ambientale, nonché gli effetti negativi dei cambiamenti climatici - ha osservato Bruxelles - indicano la necessità di una risposta più coordinata della governance marittima nella regione, grazie anche alla collaborazione con partner mediterranei non appartenenti all'UE.
Con questa iniziativa la Commissione si propone di incoraggiare le parti interessate e le amministrazioni della regione a gestire gli affari marittimi in maniera più integrata e ad impegnarsi in attività prioritarie per la governance marittima, ad analizzare le possibilità di promuovere la cooperazione tra le parti interessate e le amministrazioni provenienti sia dai settori marittimi che da tutta l'area del Mediterraneo, a favorire lo scambio delle migliori pratiche tra gli Stati membri del Mediterraneo nel quadro di una politica marittima integrata, ad esempio con il supporto di finanziamenti UE per la cooperazione territoriale, e di rendere disponibile l'assistenza tecnica nel quadro dello strumento europeo di vicinato e partenariato per i paesi del Mediterraneo non appartenenti all'UE che desiderano perseguire un approccio più integrato agli affari marittimi.
Inoltre ha l'obiettivo di promuovere la ratifica e l'implementazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, di istituire un gruppo di lavoro sulla politica marittima integrata, esteso all'intero bacino, per promuovere il dialogo e la cooperazione con i partner del Mediterraneo non appartenenti all'UE, e di potenziare la cooperazione multilaterale e intersettoriale attraverso studi specifici e una più ampia panoramica degli attuali accordi internazionali e regionali che regolano le attività marittime nel Mediterraneo.
La Commissione Europea ha ricordato che, nell'ambito dell'azione per la definizione di una politica marittima integrata avviata nel 2007, ha sviluppato e promosso numerosi strumenti di ausilio alla governance marittima. In primo luogo la “pianificazione dello spazio marittimo” (PSM) , per un migliore utilizzo dello spazio marino. A tal proposito la Commissione ha reso noto di aver avviato uno studio per valutare la possibilità di applicare la PSM nell'area del Mediterraneo che sarà seguito da una verifica volta a incoraggiare le pratiche trasversali di PSM.
Inoltre è stata promossa la gestione integrata delle zone costiere (GIZC) (coste e isole) e un approccio più coerente sui due lati della frontiera terra-mare, sono stati compiuti sforzi di ricerca integrata che saranno coadiuvati dalla Commissione in conformità alla strategia europea per la ricerca marina e marittima ed è stata promossa una sorveglianza marittima integrata per rendere più sicuro il Mediterraneo (sei Stati europei costieri hanno già intrapreso un progetto pilota per potenziare la cooperazione e lo scambio di informazioni tra le autorità nazionali responsabili del monitoraggio e della sorveglianza marittima).
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