- L'Autorità Portuale di Genova ha reso noto di aver predisposto il ricorso al Tar Liguria che sarà notificato nei prossimi giorni a tutti i sottoscrittori per ottenere il rispetto degli accordi previsti dall'accordo di programma di Cornigliano. L'obbiettivo del ricorso - ha spiegato l'ente - è in via principale l'ottenimento del pagamento dei 70 milioni di euro per la realizzazione delle infrastrutture connesse - somma di cui da tempo la Port Authority chiede il versamento (inforMARE del 31 ottobre e 24 novembre 2008) - e, nell'impossibilità, la risoluzione dell'accordo di programma.
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- «È un atto dovuto - ha dichiarato il presidente dell'Autorità Portuale, Luigi Merlo - dopo che ho tentato invano tutte le strade istituzionali. Ritengo che dall'accordo di programma sottoscritto a suo tempo sulle aree di Cornigliano, l'Autorità Portuale fu penalizzata, condizionando lo sviluppo del porto e delle attività logistiche, ma almeno quel poco che fu stabilito e che ci è dovuto ci deve essere dato. Il Comitato Portuale aveva già chiesto di attivarmi in tal senso e quindi ho avviato la procedura, spero che ciò serva a sbloccare la situazione».
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- L'ente portuale aveva deciso di utilizzare tali fondi per il completamento della sopraelevata portuale e per la realizzazione dell'autoparco. «Senza la sopraelevata portuale e l'autoparco - ha sottolineato Merlo - tra pochi anni il porto rischierà l'asfissia. Non posso restare inerte di fronte ad una emergenza annunciata. Credo che la mancata soluzione non dipenda dalla volontà politica, ma dalla situazione complessa della finanza pubblica e da un rimpallo di responsabilità burocratiche che non ha prodotto nulla».
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- «Devo dare atto pubblicamente - ha concluso Merlo - dell'impegno dimostrato dal sottosegretario Gianni Letta che ringrazio e che ha seguito e sta seguendo direttamente la vicenda, ma nonostante questo ad oggi non si è raggiunto un risultato positivo e il porto non può permettersi di attendere oltre. Intraprendo questa azione a tutela dell'ente che rappresento nel pieno rispetto dei principi di buona amministrazione e della comunità portuale che ho l'obbligo di difendere e salvaguardare».
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