- Ieri, con la firma di un'intesa tra Regioni Piemonte e Liguria, Autorità Portuali di Genova e Savona, SLALA, Province e Comuni di Genova e Alessandria, Provincia di Savona e FS Logistica, è stata costituita la società per il retroporto di Alessandria. L'intesa prevede tempi e modi per l'avvio dell'attività nel nuovo scalo e gli impegni finanziari in capo ai singoli enti.
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- «Rispetto alle tradizionali iniziative retroportuali - ha sottolineato la Regione Piemonte - questa di Alessandria si differenzia per un connotato di primaria importanza: nasce in un'area di 265mila metri quadrati dove le Ferrovie dello Stato hanno investito negli anni realizzando il più importante parco ferroviario del Nord-Ovest. Con questa dote il retroporto si candida, attraverso la realizzazione di servizi shuttle da e per i due porti liguri, a diventare effettivamente un'area interna a servizio di questi scali, una sorta di gigantesco polmone per lo smistamento rapido delle merci, prevedendo anche i servizi di controllo doganale e sanitario tipici del porto».
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- L'intesa prevede che la prima fase di interventi, da realizzarsi entro il prossimo anno, venga dedicata all'elaborazione del business plan e del progetto definitivo, per poi passare alla realizzazione dell'infrastruttura e della strada di collegamento tra retroporto e viabilità esistente. L'avvio delle attività nello scalo è previsto per il 2012 ed entro il 2014 la piena operatività. L'investimento pubblico è stimato in 58 milioni di euro da parte delle Autorità Portuali di Genova e Savona, Regione Piemonte e Comune di Alessandria. Chi gestirà lo scalo, poi, investirà ulteriori 35 milioni.
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- I volumi movimentabili dal retroporto sono previsti a regime in circa 340mila container, tutti trasportati su treni navetta: 10mila treni all'anno, con una riduzione di oltre 300mila autotreni sulla rete stradale, con effetti positivi sui livelli di traffico, sicurezza e inquinamento. L'attivazione del sistema porto-retroporto sarà in grado di generare 350 nuovi posti di lavoro diretti, favorendo poi un indotto che nell'alessandrino può arrivare a oltre 10mila nuovi occupati.
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- Il progetto - ha ricordato l'ente regionale piemontese - si completa e si integra con quello di Rivalta Terminal Europa, che da gennaio inizierà la propria attività di navette ferroviarie tra porto e terminal. «Il nuovo retroporto - ha rilevato l'assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, Daniele Borioli - darà corpo e concretezza al disegno di sviluppo del nostro territorio perché, grazie alla logistica e alle attività retroportuali, possa guardare oltre la crisi. Pensiamo anche di poter fare un servizio al Paese partendo da qui. Grazie al sistema di piattaforme logistiche e alle grandi infrastrutture che innerveranno questo territorio, saremo in grado di lanciare la sfida ai porti del Nord Europa. La nuova società, nella quale entriamo con Finpiemonte Partecipazioni, dovrà sviluppare la parte propedeutica agli investimenti, che per la Regione Piemonte ammontano a 29 milioni di euro, di cui 20 sull'hub e nove milioni sulla strada di collegamento tra la piattaforma e la viabilità esistente».
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- Presidente della società Retroporto di Alessandria, che è partecipata da Finpiemonte Partecipazioni, Autorità Portuale di Genova, Autorità Portuale di Savona, Fondazione SLALA e FS Logistica, è stato nominato Luigi Merlo, presidente dell'ente portuale di Genova. «Ho accettato - ha dichiarato Merlo - con lo spirito di dare corpo al coordinamento unitario tra la portualità di Genova e Savona e il retroporto di Alessandria, costruendo concretamente un modello operativo che dovrà trovare un riscontro anche nel nuovo quadro normativo. Mi metterò immediatamente al lavoro affinché il progetto possa diventare realtà quanto prima».
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