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La Spagna dà il via ad un piano straordinario per le infrastrutture del valore di 17 miliardi di euro
Circa il 70% degli investimenti riguarderà la rete ferroviaria, il restante 30% le strade
8 aprile 2010
Ieri il premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero e il ministro alla Sviluppo, José Blanco, hanno presentato un piano straordinario per le infrastrutture che prevede investimenti pubblici e privati per 17 miliardi di euro nel periodo 2010-2011, un valore pari all'1,7% del prodotto interno lordo della Spagna, con l'obiettivo di rilanciare l'economia nazionale e di incrementare l'occupazione attraverso gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto.
Circa il 70% del volume degli investimenti riguarderà l'ampliamento e la manutenzione della rete ferroviaria, in particolare dell'alta velocità, sia per il trasporto dei passeggeri che delle merci. Il restante 30% sarà rivolto al potenziamento e alla manutenzione delle infrastrutture stradali.
Le gare per la realizzazione delle opere verranno avviate a partire dalla seconda metà di quest'anno. Il piano prevede che le infrastrutture, una volta completate, vengano assegnate tramite contratti di concessione della durata da 25 a 30 anni e che il concessionario ottenga il pagamento dei costi per la realizzazione e la manutenzione dell'infrastruttura attraverso un canone unico. In tal modo la spesa a carico dello Stato spagnolo inizierà solo dal 2014, a lavori terminati.
Il governo spagnolo ha spiegato che il piano è stato definito in modo tale che gli enti finanziari potranno sostenere i rischi connessi ai progetti e in cambio ricevere un rendimento adeguato e che per la sua realizzazione conta sulla partecipazione della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), sull'Instituto de Crédito Oficial (ICO) e sulla collaborazione dell'Asociación Española de la Banca (AEB) e della Confederación Española de Cajas de Ahorro (CECA).
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