- Parte oggi a Porto Torres la prima fase della campagna di monitoraggio dei gas inquinanti prodotti dalle navi nei porti del Nord Sardegna. Sulle banchine dello scalo portotorrese l'Arpas, di concerto con l'Autorità Portuale e a seguito di una serie di tavoli tecnici con Regione, le due Province, con i Comuni e l'Autorità Marittima, ha posizionato un laboratorio mobile che per tre settimane effettuerà un attento monitoraggio della qualità dell'aria in tutta la zona portuale.
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- «Abbiamo iniziato proprio da Porto Torres - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna, Paolo Piro - perché la situazione ambientale fragile, compromessa dall'inquinamento della darsena servizi, ci impone un intervento immediato rispetto agli altri due scali». «Successivamente - ha aggiunto - monitoreremo Olbia e Golfo Aranci, porti che vivono una situazione ambientale sicuramente migliore, ma non per questo esente da un intervento radicale di riduzione delle emissioni».
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- L'iniziativa costituisce la premessa fondamentale per il più ampio progetto Green Port, che ha l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale degli scali marittimi. I dati che emergeranno dai monitoraggi verranno utilizzati per la successiva fase di studio che si concretizzerà con l'elaborazione di un documento di programmazione di interventi ambientali e strategici. Successivamente all'approvazione del Comitato Portuale, la Port Authority del Nord Sardegna, di concerto con la Regione, le due Province, con i Comuni e l'Autorità Marittima, detterà le linee di intervento per una riduzione reale di alcune fonti di inquinamento.
- «I principali porti europei e statunitensi, ma anche realtà nostrane come Civitavecchia, Livorno e Venezia - ha osservato Piro - hanno già messo in campo delle azioni concrete. Si parla di elettrificazione delle banchine che, con una fornitura di energia erogata dal porto attraverso una vera e propria presa di corrente, consentirebbe alle navi di spegnere i generatori durante la sosta, azzerando totalmente le emissioni. Ma ci sono anche altre soluzioni più immediate, come l'imposizione dell'utilizzo di carburanti puliti e leggeri. Iniziative che, necessariamente, devono partire da una base solida di informazioni derivanti da uno studio, ma, anche, attraverso un necessario confronto con tutti i porti transfrontalieri, che programmeremo dal mese di settembre, per l'attuazione di una strategia comune».
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- Nei tre porti di Porto Torres, Olbia e Golfo Aranci arrivano e ripartono circa 11mila navi all'anno, per un traffico che, nel periodo estivo, arriva fino 70 movimenti al giorno (40 dei quali solo ad Olbia).
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