- Le linee marittime regolari con la Sardegna continuano a registrare un'emorragia di traffico. Lo scorso mese il numero di passeggeri sbarcati e ripartiti nei due porti di Olbia e Golfo Aranci è risultato inferiore di oltre 360mila unità rispetto al mese di agosto del 2010 e nei primi otto mesi del 2011 la perdita è ammontata a più di 900mila unità. «È - ha sottolineato l'Autorità Portuale del Nord Sardegna - la conferma del trend negativo 2011 che, anche nel periodo clou della stagione estiva, non solo non accenna ad un miglioramento, ma si riduce di un altro punto percentuale rispetto a luglio».
- Lo scorso mese nel porto di Olbia il traffico è stato di 739.413 passeggeri, con un calo del 32,0% rispetto a 1.087.944 passeggeri nell'agosto 2010. L'ente portuale ha reso noto che «è proprio il dato degli arrivi che evidenzia la pesante flessione che ha iniziato a colpire i porti del nord-est Sardegna già da ottobre dello scorso anno. Ad agosto i soli arrivi all'Isola Bianca diminuiscono di circa il 35%, l'equivalente di 185mila passeggeri in meno». Lo scorso mese i movimenti nave si sono ridotti di 115 unità attestandosi a 957, mentre nei primi otto mesi del 2011 la diminuzione è stata di 1.090 movimenti nave, «un calo - ha spiegato l'Autorità Portuale - legato principalmente alla cancellazione di molte corse diurne all'ultim'ora e alla rinuncia di alcune compagnie - proprio per una politica di riduzione dei costi aziendali - ad inserire altre navi sulle linee da e per il continente».
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- Lo scorso mese nel porto di Golfo Aranci il traffico è stato di circa 233mila passeggeri, con una flessione del 5,2% rispetto a 246.000 nell'agosto 2010. Una perdita - ha specificato l'ente portuale - arginata comunque dalla presenza della Saremar, la compagnia della Regione Sardegna, con il proprio nuovo servizio da e per Civitavecchia. «La nuova linea, che a giugno e a luglio ha portato lo scalo golfoarancino ad un netto recupero rispetto ad un quadrimestre di crisi - ha evidenziato la Port Authority - sul mese di agosto è riuscita a contenere una tracollo altrimenti stimabile attorno al 19%». Viceversa i movimenti nave, proprio per la presenza quotidiana della nuova linea coperta da Saremar, hanno registrato un incremento che nel solo scorso mese di agosto è stato del +33,7% e nei primi otto mesi del 2011 del +7,4%.
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- «Si tratta, purtroppo - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale del Nord Sardegna, Paolo Piro - di dati che si commentano da soli e la dicono lunga sulla grave situazione del comparto turistico isolano. La percentuale di crollo su Olbia, come ho più volte annunciato, è allarmante e il primo porto sardo continua a soccombere. Il mix nocivo fatto di crisi dei trasporti, incremento dei prezzi sui biglietti, incertezza generale e, di conseguenza, una certa disaffezione verso la nostra isola, unita alla concorrenza spietata di altre mete, è un continuo infierire sul nostro sistema».
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- «Di sicuro - ha proseguito Piro - il mese di settembre non risolleverà le sorti dei nostri scali e l'autunno in arrivo, purtroppo, non sarà dei più facili, soprattutto alla luce della lenta evoluzione della vicenda della Tirrenia, sulla quale vige ancora molta incertezza. Mi dispiace sottolinearlo, ma abbiamo imboccato una strada buia, che sta già avendo forti ripercussioni di carattere occupazionale sul sistema portuale dell'intero Nord Sardegna. Parlo di ricorso alla cassa integrazione, licenziamenti o mancate assunzioni tra gli operatori portuali, nelle agenzie marittime, nelle biglietterie, nei servizi generali e nell'indotto consistente che gravita attorno alla portualità. Mi auguro che questo grido d'allarme, che mi permetto di lanciare con questa forza e per la prima volta alla classe politica e agli operatori del settore, possa trovare un debito riscontro, con soluzioni adeguate ed immediate per rilanciare l'isola sul mercato internazionale e dare un'iniezione vitale all'intero sistema dei trasporti. Da parte nostra, resta ferma la posizione, già annunciata, della ricerca di nuovi gruppi armatoriali e, quindi, di nuove linee di traffico che possano intercettare nuove fette di mercato».
- L'Autorità Portuale ha reso noto che lo scorso mese il porto di Olbia ha subito una battuta d'arresto anche nel settore delle merci con un calo dell'11% in termini di tonnellate, diminuzione che ha ridotto la percentuale positiva di scarto rispetto al 2010. Nessuna tonnellata di merce trasportata, invece, nel porto di Golfo Aranci, che resta fermo a zero. «Il calo percentuale sulle merci - ha osservato Piro - è sicuramente un sintomo della contrazione della domanda di beni da parte degli operatori turistici. Sono percentuali ancora contenute, anche se è indispensabile tenere sotto monitoraggio costante il settore».
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