- Oggi il prefetto di Savona, Claudio Sammartino, il presidente dell'Autorità Portuale di Savona, Rino Canavese, e l'amministratore delegato di Maersk Italia, Carlo Merli, hanno sottoscritto un protocollo di legalità per i lavori di costruzione della piattaforma portuale del gruppo Mearsk a Vado Ligure che è stato predisposto dalla Prefettura. Al patto, che è uno dei primi in Italia per grandi opere marittime, hanno aderito i sindaci del comprensorio savonese, le forze sociali, le organizzazioni degli imprenditori.
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- «È - ha sottolineato il prefetto Sammartino - un protocollo fortemente innovativo che contiene efficaci elementi per contrastare i rischi di infiltrazioni mafiose nell'economia». Tra gli strumenti previsti, oltre all'intensificazione di verifiche preventive e di controlli, anche l'istituzione di un gruppo di vigilanza, istituito presso la Prefettura, che si occuperà dei contratti per lavori o forniture di importo superiore ai 20mila euro, con il potere di proporre sospensioni o revoche nel caso emergano irregolarità, ma che vigilerà anche sull'impiego della manodopera.
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- «Partire con regole chiare - ha rilevato il presidente dell'ente portuale Canavese - è il migliore viatico per i lavori. Il documento non è solo un atto di prevenzione nei confronti della criminalità organizzata, ma un modo per concentrare l'attenzione di tutto il comparto sul lavoro, sui contratti, sulla trasparenza. In un momento in cui il Paese si dibatte in evidenti difficoltà economiche, con un tasso di disoccupazione allarmante, questi sono atti che devono incoraggiare i giovani. A Vado tra occupati diretti di Maersk e l'indotto che gravita intorno alla logistica e ai servizi, sono previsti circa mille posti di lavoro».
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