- (LRT), il nuovo polo logistico dello scalo dedicato alla movimentazione di prodotti refrigerati e agroalimentari che è partecipato dal Gruppo Compagnia Portuale di Livorno (CPL), dalla Spedizionieri Agroalimentari Riuniti, dal Gruppo Baccini Ortofrutta e dalla società immobiliare Fondiaria Saffi.
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- Il terminal occupa un'area di 36.000 metri quadri con una superficie coperta refrigerata di 12.000 metri quadri. La banchina ha uno sviluppo di 360 metri lineari e la capacità operativa massima stimata del terminal è di 400.000 tonnellate di merce annue, con una previsione iniziale di 100.000 tonnellate.
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- Nel corso della cerimonia il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha sottolineato che l'opera inaugurata «è il primo passo nella direzione del rilancio». Il governatore toscano ha rivolto un appello alle forze istituzionali e sociali e quindi a tutta la città affinché si impegni coralmente per vincere la sfida della competitività del porto: «tocca a voi - ha detto Rossi - vincere questa sfida sui mercati nazionali e internazionali. E verso questo obiettivo ci troverete sempre al vostro fianco».
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- Rossi ha ricordato che principali misure assunte nell'ultimo anno dall'ente regionale toscano per il rilancio del porto labronico: «la nostra politica - ha affermato - è scritta nei fatti. Al prossimo Consiglio regionale porteremo una variante al bilancio di 10 milioni per il dragaggio del porto. E i tempi di realizzazione saranno rapidi: so che l'Autorità portuale ha già in corso le pratiche per l'assegnazione dei lavori. Ricordo poi che ci sono ulteriori 51 milioni di euro per la messa in sicurezza dello scolmatore d'Arno. Le cose quindi si muovono nella direzione giusta».
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- Riferendosi quindi agli appelli di lavoratori e di rappresentanti delle imprese che in questi ultimi giorni si sono rivolti alla Regione, il governatore ha detto che «negli appelli e nelle invettive che ho letto si chiede più dinamismo, più spinta, più carica. Il tema - ha aggiunto - mi pare chiaro: si tratta di alzare la produttività e la competitività del porto. È un tema su cui stiamo già lavorando (siamo l'unica Regione che investe così tante risorse per un porto), ma che richiede di essere rafforzato con un patto tra le forze sociali e le istituzioni prima di tutto locali. Noi, lo ribadisco, di fronte a una proposta che scaturisse da questo patto, non ci tireremmo indietro ma faremmo la nostra parte e anche di più».
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- Rossi ha ribadito l'attenzione rivolta dall'ente che presiede nei confronti del porto: «la Regione - ha precisato - ha destinato finanziamenti e attenzione verso il porto di Livorno perché lo considera fondamentale per il futuro dell'intera regione. Con il porto di Livorno possiamo provare a costruire un sistema infrastrutturale che faccia della Toscana una regione centrale negli spostamenti delle persone e delle merci. In questo quadro sono importanti i collegamenti ferroviari (stiamo lavorando con FS per realizzare collegamenti veloci con il nord Italia e il nord est d'Europa) ed è fondamentale completare la Tirrenica. Un dato che ci veniva riportato è infatti la mancanza di rapporto tra il porto di Livorno e il Lazio, e in particolare con l'area metropolitana di Roma. Poche merci che provengono da Livorno hanno per destinazione quell'area. La realizzazione della Tirrenica potrebbe favorire molto questo collegamento nord-sud: il completamento di questo corridoio europeo contribuirebbe senza dubbio a dare centralità al porto di Livorno. Io non ci sto a passare altri dieci anni a discutere su quest'opera».
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