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CNA-Fita pronta alla battaglia legale per il recupero dei contributi pagati per il Sistri
L'associazione chiederà un incontro al ministro Prestigiacomo e alle Commissioni Ambiente
29 settembre 2011
CNA-Fita ha reso noto che, dopo una verifica della praticabilità dell'azione legale, ha avviato la richiesta alle proprie imprese della documentazione necessaria per attivare la causa collettiva per il recupero dei contributi fin qui pagati per il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti che - ha ricordato l'associazione dell'autotrasporto - di proroga in proroga non è mai partito.
«Abbiamo appena dato comunicazione alle nostre sedi territoriali - ha spiegato Cinzia Franchini, presidente nazionale di CNA-Fita - e già siamo stati sommersi dalle richieste di rimborsi. Il tema è molto sentito dalle imprese che si sentono truffate in momento di drammatica crisi di liquidità. Le banche ci chiudono i rubinetti mentre i costi operativi salgono alle stelle. In questa situazione in modo reiterato lo Stato cosa pensa di fare? Far pagare una piattaforma agli autotrasportatori già in difficoltà e per giunta senza dare loro il servizio per cui hanno pagato».
CNA-Fita ha precisato che la propria posizione è stata recepita anche dal coordinamento unitario Unatras che ha ribadito le richieste dell'autotrasporto al governo non solo per il pregresso, ma anche per il futuro: allineare la piattaforma Sistri alla direttiva comunitaria che l'ha motivata e quindi restringendo il perimetro della sua operatività ai soli rifiuti pericolosi; estendere l'obbligatorietà dell'adesione al sistema anche a quegli operatori esteri che altrimenti opererebbero in palese violazione delle norme sulla concorrenza.
«La CNA-Fita - ha concluso Cinzia Franchini - è pronta a dare battaglia (legale) e a far valere i diritti lesi dei suoi associati, salvo che il governo rimborsi il maltolto attraverso anche eventualmente il credito d'imposta o decida per una giusta esclusione di chi ha pagato per il pagamento del contributo dell'anno in corso e per quello del 2012. Nei prossimi giorni l'associazione chiederà di essere audita dalle Commissioni Ambiente della Camera e del Senato e si attiverà per chiedere un incontro al ministro dell'Ambiente Prestigiacomo».
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