- «Per il porto di Taranto è un momento delicatissimo: c'è la consapevolezza dei rischi occupazionali, ma questa vicenda non può essere vissuta in termini di riduzione del danno». Lo ha rilevato ieri l'assessore regionale pugliese alle Infrastrutture e Mobilità, Guglielmo Minervini, in occasione del tavolo tecnico riunitosi a Bari con il sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, il presidente dell'Autorità Portuale, Sergio Prete, i responsabili della Taranto Container Terminal (TCT), i rappresentanti della provincia e dei sindacati confederali.
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- «Siamo - ha proseguito Minervini - in un passaggio chiave per rilanciare le potenzialità del porto di Taranto. Dobbiamo ridurre lo scarto che avvertiamo tra le potenzialità e la realtà che si consuma sulle banchine. La TCT ha ribadito la volontà di investire. L'obiettivo è straordinariamente ambizioso: fare in tre anni quello che non è stato fatto negli ultimi quindici».
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- Nel corso della riunione è stata annunciata la prossima realizzazione della vasca di colmata, intervento propedeutico alla realizzazione dei dragaggi nel porto di Taranto, opera che potrà andare immediatamente in cantiere perché sono stati riassegnati i nove milioni di finanziamento grazie alla conclusione, nei giorni scorsi, dell'accordo regione-governo. Inoltre la Regione, riconoscendo una priorità assoluta, si è impegnata ad attivare procedure accelerate per l'approvazione del Piano Regolatore Portuale.
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- Per la progettazione e l'esecuzione dei lavori più complessi: il dragaggio, la banchina, la realizzazione della diga foranea, dal tavolo tecnico è arrivata la richiesta al governo di attivare le procedure straordinarie, attraverso il ricorso ad un commissario ad acta, al fine di ridurre gli ostacoli e abbattere i tempi.
- Nei prossimi giorni il tavolo tornerà a riunirsi per redigere l'agenda di lavoro e il cronoprogramma delle scadenze. «Ci aspettiamo - ha concluso Minervini - che tutto questo produca la revoca dei provvedimenti di licenziamento dei lavoratori».
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