- Ieri sera, nel corso di un che in questi giorni è in visita a Nordest italiano per approfondire le tematiche infrastrutturali, il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, ha evidenziato le potenzialità della portualità dell'Alto Adriatico rappresentata dal Napa (North Adriatic Ports Association), organismo costituito dai porti di Koper, Ravenna, Rijeka, Trieste e Venezia.
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- «I porti del Napa - ha spiegato Costa - hanno un potenziale enorme, stimato da MDS Transmodal in uno studio di recente pubblicazione in almeno sei milioni di teu (+348%). Sul tavolo - ha osservato - molti i nodi da sciogliere, ma anche molti i progetti presentati; i porti del Napa infatti si presentano uniti come uno dei punti privilegiati di intermediazione delle merci da e per l'Europa».
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- «Al Parlamento - ha proseguito Costa - chiediamo di appoggiare e sostenere la decisione della Commissione Europea che ha scelto di realizzare un'alimentazione più bilanciata fra Nord e Sud Europa delle merci provenienti soprattutto dal Far East, identificando negli scali nordestini i terminali a mare di tre dei 10 corridoi prioritari della nuova core-network. Essere inseriti all'interno della lista prioritaria - ha sottolineato - significa aver accesso ai finanziamenti europei e agli altri strumenti messi a disposizione dalla BEI come lo strumento di garanzia o i project bond. Ai porti del Napa spetta quindi un ruolo importante che deve essere supportato dalla realizzazione di tutte quelle infrastrutture portuali che garantiscano sempre maggiori capacità di attrazione delle merci e la loro intermediazione».
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- In occasione dell'incontro con i parlamentari europei Enrico Marchi, presidente di Save Spa, società che gestisce l'Aeroporto Marco Polo di Venezia, ha illustrato i progetti di sviluppo del gruppo e quelli dello scalo veneziano in termini di airport city, evidenziando il valore del nodo intermodale per il sistema dei trasporti del Nord Est. «Con la realizzazione del progetto del nodo intermodale - ha rilevato - l'aeroporto di Venezia sarà il primo scalo in Italia ad essere direttamente collegato con l'alta velocità passante. Lo studio di fattibilità del nodo intermodale è stato ultimato a giugno dello scorso anno ed è stato co-finanziato dall'Unione Europea, a dimostrazione del valore di quest'opera all'interno del Corridoio adriatico e nella rete transnazionale dei trasporti».
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- «Per proseguire con i nostri piani di sviluppo - ha aggiunto Marchi - abbiamo però bisogno di chiare indicazioni e azioni coerenti da parte del nostro governo, su cui riponiamo grande fiducia. Lo stesso dicasi per l'adeguamento delle tariffe aeroportuali, ferme al 2000 e inferiori di circa il 40% alla media europea, che sono uno strumento essenziale per procedere con i necessari adeguamenti infrastrutturali e con la cantierizzazione di nuove opere, la cui ricaduta sul territorio può portare molti benefici in termini economici e occupazionali».
- La delegazione della Commissione Trasporti del Parlamento europeo è guidata dal presidente Brian Simpson ed è costituita, tra gli altri, dai parlamentari italiani Debora Serracchiani, Mara Bizzotto, Antonio Cancian e Carlo Findanza.
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