- Il Decreto Liberalizzazioni, approvato in via definitiva dalla Camera dei deputati nei giorni scorsi, apre interessanti novità per il comparto nautico introducendo tra l'altro una semplificazione delle procedure per la realizzazione di porti turistici, del noleggio, del regime doganale delle navi da diporto extra UE e del regime dell'export. Lo ha rilevato oggi il presidente di UCINA Confindustria Nautica, Anton Francesco Albertoni, presentando tali novità insieme con il senatore Luigi Grillo e l'avvocato Francesco Cimmino, fiscalista dell'associazione.
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- In particolare - è stato evidenziato - il testo contiene importanti novità per quanto riguarda la semplificazione delle procedure relative alla realizzazione di porti turistici attraverso lo strumento del project financing. Con le nuove disposizioni i soggetti interessati a realizzare un porto turistico dovranno superare la sola conferenza dei servizi per il rilascio della concessione demaniale e non più anche una seconda conferenza dei servizi per il project financing. L'esito della gara verrà definito dall'amministrazione comunale di competenza anche sulla base della migliore idoneità dell'iniziativa selezionata a soddisfare gli interessi pubblici alla valorizzazione turistica ed economica dell'area interessata e alla sicurezza della navigazione. La nuova normativa prevede inoltre che, se il promotore della gara non risultasse vincitore, avrà diritto al rimborso delle spese sostenute, con onere a carico dell'affidatario.
- Per la semplificazione dell'attività di noleggio, il decreto liberalizzazioni prevede, per le unità superiori ai 10 metri, la possibilità che essa possa essere esercitata in forma occasionale dallo stesso armatore proprietario dell'imbarcazione o da persona da lui designata, con obbligo di patente nautica per le imbarcazioni (10-24 metri) e di titolo professionale per le navi da diporto (>24metri). L'attività di “noleggio occasionale” sarà d'ora in poi soggetta a un'imposta sostitutiva del 20% per i corrispettivi conseguiti fino a 30.000 euro e non sarà considerata attività commerciale, non potendo conseguentemente godere delle agevolazioni previste per le imprese. In altre parole, il possessore di un'unità superiore ai 10 metri potrà noleggiarla come avviene per il proprietario di una casa al mare per ripagarsi i costi di manutenzione; di contro un'agenzia di charter potrà più facilmente reperire sul mercato imbarcazioni disponibili al noleggio, diminuendo la propria esposizione finanziaria.
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- Un'altra novità riguarda la semplificazione del regime doganale delle navi da diporto extra UE che, riallineandosi alla normativa francese, consentirà ai porti italiani di diventare home port per le grandi unità estere (dai 24 metri in su). Con l'approvazione della nuova norma - ha spiegato UCINA - le grandi unità estere potranno infatti permanere nelle acque italiane facendo la normale pratica doganale richiesta, ma mantenendo la propria bandiera, possibilità ad oggi preclusa.
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- Anche per ciò che riguarda il regime dell'export ci sono delle novità: la semplificazione prevede che le unità possano intendersi destinate al consumo dentro o fuori dal territorio doganale su semplice rilascio di una dichiarazione rispettivamente di importazione definitiva o di esportazione definitiva da parte dell'armatore con una grande risparmio di tempo e riduzione della burocrazia.
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- Il Decreto Liberalizzazioni ha inoltre trasformato la tassa di stazionamento in imposta di possesso sul bene modificandola da tassa giornaliera a tassa annuale, con conseguente riduzione degli importi compresa tra il 50% e il 90% rispetto a quelli originariamente previsti. La nuova normativa prevede inoltre l'estensione della tassa a tutti i possessori italiani di imbarcazioni e navi, anche se con bandiera estera. Tale tassazione non riguarderà invece le unità di proprietà degli stranieri, anche se battenti bandiera italiana, né i natanti per le unità beni strumentali delle imprese di noleggio e locazione e non verrà applicata alle nuove immatricolazioni per il primo anno.
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- UCINA ha precisato che le nuove disposizioni normative contenute nel Decreto Liberalizzazioni non sono le uniche novità che hanno interessato il comparto nautico in questo periodo: la scorsa settimana, nel corso di un incontro tra il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e l'Autorità Marittima Britannica, sono state infatti confermate le procedure di riconoscimento dei titoli marittimi professionali tra Gran Bretagna e Italia, risultato destinato ad ampliare le opportunità di lavoro nel chartering per i marittimi di entrambi i Paesi. Nel corso dell'incontro sono state poste anche le basi per il prossimo riconoscimento dei periodi di imbarco su naviglio britannico di personale italiano ai fini del rinnovo del proprio titolo professionale.
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- Manifestando soddisfazione per i provvedimenti del Decreto Liberalizzazioni, il presidente di UCINA, Albertoni, ha sottolineato che «la nautica è tornata a rappresentare una tematica importante nelle decisioni del governo, recuperando il suo status di comparto industriale centrale, nel quale si ricomincia a credere quale forza utile alla ripresa economica del Paese».
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- «Le nuove disposizioni normative a favore della nautica contenute nel Decreto Liberalizzazioni, - ha commentato il senatore Grillo - rappresentano un significativo impulso per la ripresa del settore nautico nazionale che ha nella Liguria la regione più rappresentativa e trainante per numero di diportisti e di posti barca».
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