- A conclusione dell'odierna riunione del Comitato Portuale di Livorno, l'Autorità Portuale dello scalo labronico ha confermato che il nuovo Piano Regolatore Portuale, che oggi è stato oggetto di poche osservazioni presentate dai membri del Comitato e nessuna ha messo in discussione l'impianto generale del progetto, verrà verrà adottato nel prossimo mese di maggio previa predisposizione delle procedure di valutazione ambientale strategica (VAS), come concordato con Regione Toscana e ministero dell'Ambiente.
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- L'ente ha precisato che nella riunione odierna sono state superate anche le resistenze di alcuni imprenditori che nel Comitato precedente avevano chiesto chiarimenti sulla spartizione delle aree nell'ottica di una piena trasformazione del TAF ad area funzionale della crocieristica. Infatti le previsioni, presentate dettagliatamente dal responsabile per l'authority portuale del PRP, Claudio Vanni, parlano di nuove aree in assegnazione al porto passeggeri per circa 92mila metri quadri contro i 122mila metri quadri che verranno dedicati ex novo ai forestali (di cui circa 60mila rientranti nella immediata disponibilità dell'Autorità Portuale e 55mila, invece, di proprietà privata). La ripartizione delle superfici disponibili tra cellulosa e crociere, è questo il senso del ragionamento - ha sottolineato la Port Authority - sarà quindi equa.
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- Nel corso della riunione è stata inoltre accolta la proposta correttiva del presidente della Compagnia Portuale, Enzo Raugei, che ha chiesto di poter destinare transitoriamente al traffico dei forestali la radice dell'Alto Fondale, che interessa circa 46.130 metri quadri. Il presidente della Port Authority, Giuliano Gallanti, non ha mosso alcuna obiezione, «purché - ha specificato - venga mantenuta per l'area la destinazione finale al porto passeggeri prevista dal piano regolatore».
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- Via libera è stato dato anche alla richiesta di Giorgio Neri (Confindustria) di inserire tra le norme tecniche del PRP un cronoprogramma delle opere, «anche di massima - ha spiegato - attraverso il quale poter valutare l'incidenza delle scelte di pianificazione sulla programmazione degli investimenti aziendali facenti parte dei piani di impresa dei singoli operatori». I tempi e i contenuti di ogni singola opera saranno comunque definiti dettagliatamente nel piano operativo triennale.
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- Commentando l'esito dell'esame del nuovo PRP, l'assessore comunale al Programma e alle Opere pubbliche, Bruno Picchi, ha rilevato che «la comunità portuale rappresentata in questo comitato dà un importante contributo allo sviluppo economico del porto e della sua città, ma - ha aggiunto - non deve cedere alla tentazione di sacrificare gli interessi generali della collettività sull'altare dei propri appetiti particolari. Il piano regolatore non può che muoversi in sintonia con le previsioni della pianificazione urbanistica. E sia ben chiaro: ogni scelta deve essere misurata sulla base delle ricadute che essa può avere in termini economici e occupazionali».
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- Nel corso della riunione è stato anche presentato, per l'approvazione definitiva, il regolamento per l'avviamento di lunga chiamata, quello che consentirà ai lavoratori dell'Agelp, l'agenzia di lavoro portuale temporaneo che fornisce manodopera durante picchi di lavoro, di lavorare per periodi di tempo sino a un massimo di quattro mesi, rinnovabili senza alcun vincolo. L'approvazione, con cinque astensioni, è stata pressoché maggioritaria.
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- «È - ha evidenziato il presidente dell'Agelp, Giacomo Marchesini - un fondamentale passo in avanti. Bene ha fatto l'Autorità Portuale a rispondere alle imprese ro-ro, che da tempo avevano manifestato l'esigenza di poter prenotare le prestazioni di lavoro temporaneo dell'Agelp per periodi di tempo più lunghi».
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