- L'associazione dei cantieri nautici italiani UCINA ha espresso forte preoccupazione sull'ipotesi di taglio dei contributi per lo sviluppo delle esportazioni italiane contenuta nel decreto legge “Misure urgenti per la crescita sostenibile” attualmente in discussione. «In un momento che dovrebbe vedere l'assoluta priorità del sostegno alla competitività internazionale delle nostre imprese e del Made in Italy nel mondo e che vede per la nautica un mercato interno che si va sempre più assottigliando, a danno soprattutto delle piccole e medie imprese, prive dei mezzi e della struttura necessari per raggiungere la clientela straniera dei mercati emergenti - ha spiegato l'associazione - UCINA Confindustria Nautica esprime forte preoccupazione in merito all'ipotesi che il decreto legge “Misure urgenti per la crescita sostenibile” preveda misure destinate ad eliminare le già scarse risorse destinate alla promozione internazionale a cura delle associazioni di imprese».
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- Ricordando che UCINA da sempre è impegnata a sostenere l'internazionalizzazione del comparto produttivo che rappresenta sia con proprie risorse finanziarie, sia attraverso accordi di partenariato pubblico-privato con il ministero dello Sviluppo economico, sia attraverso intese operative con ICE, l'associazione ha sottolineato che, «qualora tale disposizione venisse confermata all'interno della versione definitiva del provvedimento, anche le imprese del comparto nautico, realtà che necessitano di un sostegno forte non solo per la partecipazione alle principali manifestazioni fieristiche internazionali, ma anche per favorire il loro insediamento nei mercati dei Paesi emergenti, verrebbero fortemente penalizzate». «Inoltre, anche il programma di attività di internazionalizzazione che UCINA organizza annualmente a sostegno dei propri associati, quali ad esempio la partecipazione ai principali saloni nautici internazionali in forma di collettiva o punto azienda - ha proseguito l'associazione - rischierebbe di essere gravemente compromesso proprio in un momento di forte richiesta da parte delle aziende che cercano nuovi spazi sui mercati internazionali per contrastare la crisi del mercato italiano ed europeo».
- UCINA ha concluso precisando di essere a disposizione delle istituzioni «per un confronto costruttivo che possa portare alla definizione di una misura che eviti un ulteriore aggravio alle aziende del comparto nautico già duramente colpite dalla crisi».
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