- Questo pomeriggio a Trieste, alle ore 16.30 in Porto Vecchio, l'Autorità Portuale presenterà la restaurata Centrale Idrodinamica, uno tra i più significativi edifici del patrimonio storico del Porto Vecchio giuliano. Si tratta di un edificio speciale, che è stato tra i primi ad essere realizzato (nel 1890) fra quelli del Punto Franco, ed è destinato a divenire, insieme alla Sottostazione elettrica di riconversione, il Polo museale del porto. Il taglio del nastro è stato affidato a Fulvia Costantinides, giornalista, scrittrice e generosa mecenate, molto impegnata per la cultura e la città di Trieste, autrice della monografia “La Torre dell'Arsenale del Lloyd Austriaco”.
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- I lavori di restauro, eseguiti dalle ditte Dottorgroup e Favero&Milan Ingegneria, sono stati possibili grazie ad un programma comune tra l'Autorità Portuale, la Regione Friuli Venezia Giulia, il ministero per i Beni e le attività culturali, sotto l'impulso costante dell'Associazione Italia Nostra. «Un lavoro - ha ricordato Marina Monassi, presidente dell'Autorità Portuale - iniziato nel 1994, che ora vedo giungere al termine. Gli spazi espositivi celebreranno tutto il nostro patrimonio finora chiuso nei depositi e saranno mostrati alla città. Le sale dell'edificio, a rotazione, saranno destinate a scambi con i porti e i musei marittimo-portuali di tutto il mondo per incentivare anche gli scambi commerciali: i primi in lista sono i porti storici di Amburgo e di Stoccolma».
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- «Il Polo museale - ha spiegato Antonella Caroli, direttrice per i beni e le attività culturali del Polo museale - costituirà un'importante attrazione in quanto, oltre alle macchine generatrici di energia della Breithfeld&Danek, della Karolinenthal di Praga e gli impianti elettrici, negli spazi espositivi si raccoglieranno il patrimonio storico archivistico, i plastici storici, carretti, attrezzi portuali, arredi elettromeccanici, mappe storiche, repertori fotografici e filmati storici originari, che diventeranno il vanto della città di Trieste che andrà alla ribalta di tutti i musei portuali internazionali». A corredo esterno vi saranno gli scalandroni della Stazione Marittima. Le gru idrauliche, il sommergibile Fecia di Cossato, il pontone Ursus insieme ad altre attrezzature di banchina saranno l'emblema della storica città porto.
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- Il presidente dell'Istituto di Cultura Marittimo Portuale, Alfonso M. Rossi Brigante, che in occasione dell'apertura della Centrale, inaugurerà la mostra “La Centrale Idrodinamica: prima e dopo il restauro”, ha sottolineato che obiettivo del suo mandato è di far crescere l'istituto «in tutte le sue attività rendendolo un punto di riferimento per il settore portuale e marittimo a livello internazionale». Nella mostra è prevista una sezione storica, curata da Antonella Caroli, con le immagini della Centrale Idrodinamica e una sezione dedicata alla progettazione e ai lavori di restauro, il cui allestimento è a cura delle ditte che hanno eseguito i lavori. Una prima apertura sperimentale, a partire da mercoledì 20 giugno, fino a giovedì 19 luglio, vedrà coinvolte, oltre ad ex lavoratori portuali, le associazioni Italia Nostra, Associazione Nazionale Marinai d'Italia, Guardia Costiera Ausiliaria ed altri esperti della portualità triestina.
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