- Oggi il Comitato Portuale di Livorno, con soli quattro voti contrari espressi da alcuni rappresentanti dei lavoratori, ha approvato la delibera di pre-adozione del nuovo Piano regolatore del porto, che ora potrà essere sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica. Il percorso che porterà all'approvazione del progetto - ha ricordato l'Autorità Portuale - prenderà avvio dalle consultazioni con i soggetti competenti in materia ambientale, che avranno tempo 60 giorni dalla ricezione del disegno del nuovo ambito portuale per far pervenire i contributi e i pareri necessari alla stesura del rapporto ambientale.
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- Esprimendo piena soddisfazione per l'esito della votazione, il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, ha invitato i rappresentanti dei lavoratori a non sovrapporre il tema della programmazione del porto, che il Piano Regolatore Portuale incardina all'interno di un percorso amministrativo che vede impegnati vari soggetti istituzionali, alla questione cogente della crisi occupazionale, che - ha detto Cosimi - «mi auguro possa essere affrontata in un clima di sereno confronto».
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- La principale novità della proposta di Piano regolatore è rappresentata dal porto passeggeri per i traghetti e la crocieristica, che non avrà più soltanto a disposizione la parte più antica e più vicina al centro storico e alla città, ma potrà beneficiare di nuovi spazi su tutto il Molo dalla Calata Pisa e Orlando sino all'Alto Fondale. «Una simile disposizione - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti - non inciderà negativamente sul traffico dei forestali. Gli accosti 43, 44 e 45 dell'Alto Fondale rimarranno per il momento in uso ai traffici della cellulosa, perlomeno sino a che non sarà resa operativa la sponda nord del Molo Italia». Gli accosti dedicati al traffico forestale copriranno invece un'area vasta che va dalla radice dell'Alto Fondale alla sponda sud della Darsena Ugione, comprendendo tutto il Molo Italia e la Calata del Magnale.
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- Così come per la cellulosa, anche per le autostrade del mare - il principale traffico dello scalo labronico - viene prevista una concentrazione di ro-ro, trailer e auto nuove nelle aree del porto industriale della darsena Inghirami, della calata Bengasi, e della prima metà della sponda ovest del Canale industriale, sino al limite delle aree in concessione a Sintermar. In alternativa se ne prevede lo spostamento alla Piattaforma Europa, una volta che sarà stata realizzata.
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- Inoltre il progetto prevede che l'area multipurpose rimanga sulla sponda est della darsena Toscana, collegandovi però le aree di proprietà di FS, il terminal Paduletta e la parte terminale della sponda ovest della darsena toscana a partire dal dente di attracco poppiero. Il traffico delle rinfuse solide, invece, dalla Calata Orlando verrà spostato nella parte più interna della sponda est della Darsena Toscana.
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- È previsto anche uno sviluppo della cantieristica, con il cantiere Benetti per i grandi yacht e il consolidamento dei piccoli cantieri in Darsena Pisa e Calafati, in attesa di una soluzione alternativa (è probabile - ha specificato l'ente portuale - che vengano sposati lungo la Calata del Magnale, nelle aree Enel). L'Autorità Portuale ha ricordato infine che, in attesa che gli enti locali e governativi si pronuncino sulla questione della destinazione d'uso dell'area dei bacini, rimane aperta anche la possibilità di una ripresa del settore delle riparazioni navali, tema sul quale il precedente Comitato Portuale aveva dato mandato al presidente dell'authority di approfondire, d'intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, gli aspetti di criticità evidenziati dall'ultimo studio del Rina.
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