Piero Lazzeri è stato riconfermato presidente di Fedespedi - Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali per il triennio 2012-2015 dall'assemblea dell'organizzazione riunitasi oggi a Milano in forma privata.-
- Lazzeri ha tracciato un bilancio del suo primo triennio di presidenza nel corso del quale Fedespedi si è fatta promotrice delle istanze dei propri associati verso il mondo delle istituzioni in un contesto economico generale segnato dalla crisi e caratterizzato da alcuni fenomeni tra cui una iper produzione normativa (nuova disciplina sull'attività di controllo radiometrico dei semilavorati metallici, modifiche all'istituto dei Depositi IVA, introduzione delle tariffe minime dell'autotrasporto, introduzione della normativa Black List, solo per citare alcune delle nuove disposizioni introdotte nell'ultimo periodo) che ha ulteriormente gravato il settore penalizzando le imprese e la loro capacità di competere sul mercato. «Il triennio che abbiamo attraversato - ha spiegato - è stato particolarmente difficile per il comparto spedizionieristico nazionale e gli effetti della crisi hanno colpito duramente anche il nostro settore sia da un punto di vista economico, sia occupazionale».
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- Lazzeri ha ricordato anche il rafforzamento della struttura organizzativa di Fedespedi avvenuto attraverso la costituzione di due nuove sezioni operative interne (Servizi alle Imprese e Sviluppo Territoriale) volte, rispettivamente, a supportare le aziende associate nella ricerca di nuove opportunità e nella facilitazione in alcuni ambiti (finanziario, assicurativo, ecc.) e a consolidare la presenza sul territorio nazionale della Federazione, oggi rappresentata da 31 associazioni territoriali dopo la nascita, avvenuta nel 2010, di Assospedizionieri Sardegna.
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- Lazzeri ha precisato che il progetto lanciato nel 2009, all'inizio del suo primo mandato, volto alla creazione di un “network associativo” per favorire la crescita generale del sistema spedizionieristico nazionale attraverso il collegamento, il coordinamento e la collaborazione sempre più forte tra le imprese associate, le associazioni territoriali e la Federazione, sarà implementato ulteriormente attraverso l'apertura di nuove associazioni territoriali e di nuove sezioni operative in grado di fornire un supporto ancora più efficace agli associati dal punto di vista fiscale (seguire e approfondire le evoluzioni normative sia per l'azione politica di Fedespedi sui tavoli istituzionali, sia per soccorrere gli associati nella fase interpretativa e applicativa delle stesse), delle relazioni industriali (fornire un quadro delle criticità giuslavoristiche del settore spedizionieristico) e delle relazioni internazionali (in primis ricercare nuove opportunità di business per le imprese e progetti finanziati per la Federazione).
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- «Nell'immediato futuro - ha rilevato Lazzeri - si giocheranno sfide decisive per la categoria. Il nostro sforzo deve essere teso a meglio qualificare la nostra veste di veri tecnici del settore in grado di fornire studi e statistiche al mondo delle istituzioni e delle amministrazioni che mostrino il gap economico, culturale e normativo tra l'Italia e il resto d'Europa e che, allo stesso tempo, evidenzino possibili azioni e iniziative volte ad aumentare la competitività del nostro Paese sui mercati internazionali come, ad esempio, reali politiche di semplificazione amministrativa e normativa nei processi di importazione ed esportazione delle merci».

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