- La Regione Siciliana ha reso noto che Fincantieri è stata esclusa dall'appalto da 45 milioni di euro per i lavori di ristrutturazione del bacino galleggiante da 52.000 tonnellate del porto di Palermo, che è gestito dalla stessa Fincantieri, a causa delle certificazioni non idonee presentate dall'azienda. Lo ha deciso stamani la Commissione regionale che ha completato, nella sede dell'assessorato regionale per le Attività produttive, la celebrazione della gara l'assegnazione dei lavori.
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- L'unica impresa ammessa alla gara rimane pertanto la Cimolai di Pordenone. La Commissione regionale ha quindi deliberato l'assegnazione provvisoria dei lavori a Cimolai, che sarà commutata in definitiva con successivo decreto del dirigente generale del dipartimento Attività produttive.
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- Lo scorso 4 aprile Fincantieri era risultata aggiudicataria, con riserva, dei lavori. Per sciogliere la riserva la Commissione regionale aveva chiesto la presentazione di alcuni requisiti previsti sia dal bando, sia dall'articolo 12 del disciplinare di gara. L'azienda - ha precisato l'ente regionale - ha, tuttavia, presentato certificazioni inidonee e, in ultimo, ha prodotto una certificazione camerale che l'abilita solo alla progettazione interna, per cui non risulta abilitata ai lavori di progettazione all'esterno.
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- «Può dispiacere questa decisione - ha commentato l'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi - ma l'amministrazione ha fatto tutto quello che doveva e in tempi, tutto sommato, celeri. Abbiamo iniziato l'iter a giugno del 2010 e in 24 mesi siamo giunti all'epilogo con la chiusura dei bandi per la ristrutturazione dei bacini. La legalità e il rispetto delle regole sono punti fermi su cui non ci possono essere, e non ci sono, scontri e divergenze di pareri». «Certamente - ha aggiunto Venturi - colpisce il fatto che un'azienda leader a livello mondiale come Fincantieri non abbia una documentazione completa e certa in grado di farla competere e superare bandi di questo genere, stilati secondo le regole previste dall'Unione Europea».
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