- Nel primo semestre di quest'anno il traffico dei passeggeri nel porto di Bari è diminuito dell'1% attestandosi a 915.000 unità rispetto a 928.285 nella prima metà del 2011. L'Autorità Portuale del Levante ha evidenziato che «in un contesto di forte criticità per le economie europee e di altrettanta stagnazione dei traffici marittimi, e in particolare del traffici traghetti, il dato statistico di chiusura di fine semestre, comparato a quello di pari segmento censito lungo i porti della dorsale adriatica, appare in assoluta tenuta».
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- L'ente portuale di Bari ha rilevato inoltre come il dato generale sia stato positivamente trascinato dalle crociere (+25% sul primo semestre del 2011). In particolare in questo settore lo scalo è cresciuto in termini percentuali sugli imbarchi (+25%) oltre che sui transiti (+11%) grazie alla presenza contemporanea delle navi di Costa Crociere, MSC Crociere e Royal Caribbean Cruises, quest'ultima da quest'anno a Bari in home port.
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- L'Autorità Portuale ha reso noto che nel settore dei traghetti le perdite registrate sono le seguenti: Montenegro (-11%), Croazia (-10%) , seguiti dall'Albania (-7,2%) e dalla Grecia (-3,87). «Questi dati, che andranno verificati al completamento della stagione estiva - ha spiegato l'ente - sono sicuramente inseriti nelle tendenze generali di flessione dei movimenti passeggeri generati dalla grave crisi economica. Occorre tuttavia rilevare come il dato inerente il traffico con la Grecia rappresenti un'inversione di tendenza rispetto al calo registrato nell'anno 2011 che era stato di ben 16 punti. Merita altresì grande attenzione, in tale difficile contesto - ha precisato la Port Authority - il dato riferito ai Tir, che registra a livello generale un segno positivo pari al 2,5%. Si tratta dell'effetto combinato della crescita del segmento sulla linea con il Montenegro - grazie alla nuova fabbrica Fiat in Serbia, lo stabilimento di Kragujevac, inaugurato nello scorso mese di aprile, che si stima entro la fine del 2012 essere in grado di produrre fino a 200.000 vetture l'anno - e della crescita sostanziale del medesimo segmento sulla linea con la Grecia (+9%). Un grosso risultato, quest'ultimo, che fa pensare ad una lenta ripresa dei traffici commerciali con l'altra sponda. Altro segnale positivo, sempre sul fronte greco è la crescita dei bus del 35,45%. Per la prima volta, dall'inizio della crisi, tornano così a crescere i traffici con la Grecia».
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