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Il Comitato Portuale della Spezia ha approvato all'unanimità il bilancio di previsione 2013
Forcieri: l'autonomia finanziaria dei porti non va considerata un costo per il bilancio pubblico, ma un investimento in infrastrutture
12 novembre 2012
Venerdì scorso , con l'allegato bilancio pluriennale 2013-2015, che sintetizza in termini finanziari le linee strategiche dell'Autorità Portuale. «All'interno di una difficile congiuntura - ha commentato il presidente dell'ente, Lorenzo Forcieri - il nostro scalo è comunque impegnato nella realizzazione delle opere previste. Solo così il porto spezzino potrà mantenere e consolidare il suo ruolo di primo piano a livello nazionale e proporsi come scalo competitivo a livello europeo. Ciò anche grazie al positivo concorso e spirito collaborativo di tutti i componenti del Comitato Portuale a cui va il mio ringraziamento».
Evidenziando in proposito il primo importante riconoscimento avvenuto con l'inserimento del porto spezzino nei “Core Port” delle reti trans-europee TEN-T, Forcieri ha rilevato che le potenzialità del porto potranno altresì crescere con l'utilizzo dell'area retroportuale ferroviaria di Santo Stefano Magra, e con la realizzazione delle banchine e dei piazzali del Canaletto, a seguito della concessione a La Spezia Container Terminal (LSCT), che comporterà investimenti privati per circa 200 milioni di euro, consentendo l'implementazione sia dei traffici, sia dei volumi occupazionali. «Tale investimento - ha spiegato il presidente dell'Autorità Portuale - consentirà inoltre all'ente di liberare risorse per finanziare altre infrastrutture, tra cui quelle necessarie allo spostamento delle Marine. Importante sarà anche continuare l'attività di promozione del porto, perché sia percepito sempre più come uno scalo di livello europeo, capace di competere con i maggiori porti del nostro continente».
Se nel corso del 2012 è proseguita l'attività di completamento dei lavori a carattere pluriennale, deliberati e affidati negli esercizi precedenti per circa 10 milioni di euro, l'esercizio 2013 vedrà l'Autorità Portuale impegnata nella realizzazione e/o appalto di nuove opere per un importo totale previsto nell'anno di 104.264.280 euro. «Abbiamo impegnato così - ha sottolineato Forcieri - tutte le risorse che erano disponibili, grazie anche al ritardo nei lavori accumulato nelle precedenti gestioni».
Riferendosi ai lavori in Parlamento per la revisione della legge 89/94 sui porti, Forcieri ha manifestato apprezzamento per «il primo tentativo di attuazione dell'autonomia finanziaria, che prevede che l'1% dell'Iva generata dalla movimentazione delle merci, sino ad un tetto massimo di 70 milioni di euro (di fatto solo lo 0,50% dell'Iva complessiva generata)», ma ha osservato che è «insufficiente per una vera e concreta autonomia finanziaria e gestionale, che consenta una effettiva capacità di pianificazione degli investimenti. Per ora - ha aggiunto - abbiamo sopperito alla mancanza di finanziamenti contraendo mutui i cui oneri sono pagati utilizzando gli utili della gestione corrente. Ma è evidente che questa capacità di investimento andrà rapidamente ad esaurirsi. Infatti, a fronte degli importanti piani di sviluppo previsti, i predetti avanzi non sono sufficienti per assicurare la copertura di tutti gli interventi, che valgono oltre 250 milioni nel prossimo triennio, con conseguente blocco dello sviluppo del nostro porto».
«Ciò che mi preme sottolineare - ha concluso Forcieri - è il fatto che l'autonomia finanziaria dei porti non va considerata un costo per il bilancio pubblico, ma un investimento in infrastrutture, capace di attrarre nuovi volumi di traffico e, dunque, in grado generare nuove e maggiori entrate per lo Stato, senza contare gli effetti positivi sulla economia locale».
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