- Una dichiarazione del presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, sul finanziamento statale di 100 milioni di euro che è stato recentemente ottenuto dal porto lagunare per attività correlate alla realizzazione della piattaforma portuale d'altura progettata dall'ente portuale veneziano ha riacutizzato la polemica sui fondi pubblici concessi ai porti. Alla fine dello scorso anno il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, aveva minacciato di dimettersi dalla carica di presidente dell'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) per protesta contro tale finanziamento, concesso - aveva denunciato - al di fuori dell'esigua quota di fondi pubblici destinati a tutta la portualità italiana. Oltre che suscitare le ire di Genova, lo stanziamento aveva causato la protesta di rappresentanti di alcune città portuali adriatiche, tra cui Ravenna.
-
- Proprio Ravenna è stata presa ad esempio da Costa per evidenziare come il finanziamento concesso a Venezia non sia un'eccezione nel panorama della portualità italiana. In una dichiarazione al giornale on line “Linkiesta”, il numero uno del porto veneziano ha spiegato che «Ravenna ha preso i soldi stanziati dal CIPE per la tramvia di Parma, Genova ha quattro miliardi per il Terzo Valico, per Civitavecchia sono arrivati 230 milioni la scorsa settimana». Affermazioni, quelle riferite al porto romagnolo, che - ha replicato oggi il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - «contengono alcune vistose imprecisioni ed omissioni»: «le risorse stanziate dal CIPE per il porto dì Ravenna (60 milioni di euro) - ha precisato Di Marco - non provengono dalla riconversione delle risorse originariamente destinate alla metropolitana di Parma. Tale riconversione non è mai stata affrontata, anche se - alla luce pure di quanto è emerso sulle modalità di utilizzo delle risorse pubbliche da quelle parti - posso assicurare che esse verrebbero sicuramente utilizzate a Ravenna in modo più efficace e trasparente. D'altra parte - ha rilevato Di Marco - l'esito positivo dell'esame meticoloso, al limite dell'accanimento, del nostro progetto da parte del CIPE è chiara testimonianza di ciò».
-
- «In secondo luogo - ha proseguito il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna - dalle affermazioni del presidente Costa pare che i finanziamenti in arrivo al porto di Ravenna siano equiparabili ad uno dei tanti, troppi, interventi a pioggia elargiti in questi anni, tralasciando il fatto che il porto di Ravenna, così come fotografato dai dati ISTAT relativi al trasporto marittimo 2011 (dati pubblicati nel dicembre scorso), al netto dei prodotti petroliferi si posiziona al quarto posto in Italia per traffico internazionale (quello che entra nella formula del PIL) dopo Taranto, Gioia Tauro e Genova, il che significa che, vista la natura di porto di transhipment di Gioia Tauro, Ravenna è effettivamente al terzo posto in Italia per traffico “vero”. Secondo le statistiche Eurostat del settore, inoltre - ha aggiunto Di Marco - Ravenna è al quarto posto europeo per la categoria delle merci varie non unitizzate ed al terzo posto europeo (dopo Riga e Rotterdam) per il traffico di rinfuse solide sulle rotte dello short sea shipping. Tale posizionamento si traduce nel fatto che già oggi Ravenna è il principale porto italiano di interscambio con i paesi del Mediterraneo orientale e del Mar Nero. In aggiunta a ciò, i più recenti dati dell'Agenzia delle Dogane, relativi ai quantitativi di merce importata in Italia da Paesi extra UE, indicano che Ravenna è al secondo posto italiano dopo Taranto».
-
- «È la consapevolezza dell'importanza del porto di Ravenna per l'economia del Paese, che dovrebbe essere ben nota al professor Costa anche nella sua veste di consulente del vice ministro Ciaccia (rispetto alla quale ci si può chiedere se non sussista un evidente conflitto di interesse), unita allo sforzo degli enti locali della città, dell'Autorità Portuale e della Regione Emilia Romagna - ha concluso Di Marco - che ha portato all'assegnazione da parte del CIPE nell'ottobre scorso di 60 milioni per la realizzazione del progetto “Hub portuale di Ravenna”».
|