- Oggi Srl, la società che gestisce il traffico passeggeri nel porto labronico, e all'assegnazione di un'area portuale all'impresa Masol Srl del gruppo indonesiano Musim Mas.
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- Nel corso della riunione il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti, ha sottolineato che «sull'iter di dismissione delle quote di maggioranza della Porto 2000 non c'è stata, da parte dell'authority, nessuna accelerazione sospetta, anzi - ha precisato - siamo in ritardo rispetto ai tempi previsti». «Già sette anni fa - ha ricordato Gallanti - il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prefigurò l'ipotesi di una partecipazione non maggioritaria da parte dell'Autorità Portuale nella società che gestisce le crociere a Livorno. Oggi noi ci stiamo muovendo esattamente in questa direzione». «Stiamo semplicemente - ha aggiunto - dando esecuzione a quanto previsto dal Piano Operativo Triennale: la prima tappa prevede la scelta di un advisor indipendente che valuti in modo obiettivo sia il valore della società che quello del mercato di riferimento. Dopo di che procederemo alla indizione di una gara pubblica per la cessione vera e propria delle quote. Ma sarà lo stesso advisor a consigliarci di quanto scendere rispetto alla quota di maggioranza».
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- Precisando che ci vorranno alcuni mesi prima che si esaurisca questa fase e che la vendita della quota non è imminente, il segretario generale dell'Autorità Portuale di Livorno, Massimo Provinciali, ha evidenziato che è comunque necessario «cominciare con una valutazione di massima non solo in riferimento al valore attuale della società, ma anche rispetto agli investimenti futuri nel comparto crocieristico previsti dall'adottando Piano Regolatore Portuale». «Non possiamo aspettare - ha confermato Gallanti - che il PRP sia definitivamente approvato. Dobbiamo metterci in linea con quanto ci è stato chiesto dal ministero. E la valutazione dell'advisor è il primo importante step».
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- La delibera che dà mandato a Gallanti per la scelta dell'advisor, è stata adottata all'unanimità dal Comitato Portuale, che ha accolto anche la proposta del presidente della Provincia di Livorno, Giorgio Kutufa, di inserire, tra gli elementi di indirizzo da dare all'advisor, quello del timing: «il consulente finanziario - ha rilevato Kutufà - non deve soltanto darci una stima del valore della società, ma indicarci quale potrebbe essere il momento migliore per vendere le quote di maggioranza detenute dall'Autorità Portuale. Nel frattempo, però – ha aggiunto - va chiarita la posizione della Camera di Commercio. Che cosa intende fare Nardi? Vuole esercitare il diritto di prelazione sulle quote che l' Autorità Portuale metterà in vendita?». «Limitandoci agli atti formali - ha ricordato il sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi - la Camera di Commercio nel 2006 aveva espresso l'intenzione di cedere le proprie quote, non di comprarne altre. La posizione dell'ente camerale deve essere chiarita per la proficua prosecuzione della trattativa». Da parte sua il rappresentante dei lavoratori Claudio Picchiottino ha proposto di «intavolare un confronto con le istituzioni, per chiarire quali saranno, anche in termini occupazionali, le ricadute di questo tipo di operazione».
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- Inoltre, a sette mesi dall'istanza presentata dalla società Masol per realizzare nel porto di Livorno un impianto di biodiesel e, successivamente, una raffineria di olio di palma, il Comitato Portuale ha adottato nuovamente all'unanimità la delibera che autorizza l'Autorità Portuale ad assegnare in affitto per 30 anni una superficie di 10mila metri quadri nell'area Ex Seal, sulla Sponda Est della Darsena Toscana, alla nuova società milanese, che fa capo al gruppo indonesiano Musim Mas specializzato nella produzione, trattamento, distribuzione e commercializzazione dell'olio di palma. «L'accettazione dell'istanza di locazione - ha spiegato Gallanti - è condizionata al rispetto da parte di Masol di quanto definito dal proprio piano industriale. Sono previsti investimenti per 55 milioni di euro, e un'occupazione tra diretto e indotto di 285 persone».
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- Musim Mas prevede di movimentare a Livorno un flusso di traffico annuo pari a 600mila tonnellate di merce (sia materie prime che biodiesel), volume attualmente già movimentato in Italia dal gruppo indonesiano attraverso impianti di stoccaggio situati in altri porti nazionali e che Musim Mas ha intenzione di concentrare esclusivamente nel porto labronico. «Una volta installatasi a Livorno - ha sottolineato Gallanti - la Masol farà del nostro porto un vero e proprio polo internazionale per la commercializzazione e la produzione di prodotti derivanti dall'olio di palma, sia nell'ambito alimentare e farmaceutico che in quello dei biocarburanti e settori correlati».
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- L'istanza presentata da Masol è tuttavia relativa ad aree portuali e aree demaniali marittime per oltre 30mila metri quadri e per eventuali altre aree di superficie non inferiore a 25mila metri quadri. «La trattativa con Masol - ha spiegato Massimo Provinciali - andava avanti da giugno scorso. I nostri uffici hanno vagliato le loro richieste, e quanto oggi ci sentiamo di concedere alla società è il frutto di un attento lavoro di mediazione e d'istruttoria. Va da sé che questa è solo la prima importante tappa di un procedimento lungo e complesso: spetterà alla Direzione Energia del ministero dello Sviluppo economico esprimersi nel merito della sostenibilità del piano industriale».
- L'Autorità Portuale ha precisato che la decisione di assegnare a Masol 10mila metri quadri dell'area dell'ex Seal è stata assunta al termine di una comparazione tra diverse istanze di concessione e locazione fatte da vari soggetti e che la procedura si è conclusa con l'individuazione del miglior progetto imprenditoriale presentato dalla società indonesiana, che ha garantito investimenti per 55 milioni di euro e l'impiego a pieno regime di 55 dipendenti diretti e 230 indiretti. Tra le concorrenti - ha reso noto l'ente portuale - figuravano anche le società T.L.R.P. Spa e Base Spa, che avevano presentato congiuntamente domanda per la locazione di aree per complessivi 20mila metri quadri sulla Ex Seal per la realizzazione e l'assemblaggio di blocchi di carpenteria industriale. L'authority portuale ha specificato di aver comunque apprezzato il piano industriale presentato da queste società e si è detta disposta a trovare, all'interno del porto, aree idonee allo svolgimento di attività legate alla realizzazione di opere di carpenteria metallica.
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