- La sosta delle navi da crociera a 0,7 miglia dall'area marina protetta di Portofino sembra avere, sulla tutela dell'ambiente marino, un impatto irrilevante. Lo ha evidenziato l'Associazione Agenti Raccomandatari Mediatori Marittimi - Agenti Aerei - Genova (Assagenti), spiegando che lo dimostrano i risultati dei periodici monitoraggi effettuati sulla qualità delle acque da Arpal e Università di Genova, che saranno resi noti oggi.
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- «Sono risultati incoraggianti - ha rilevato il segretario Assagenti, Massimo Moscatelli - che creano i presupposti per chiedere al ministero dell'Ambiente una modifica al regolamento, che consenta un ulteriore avvicinamento delle navi da crociera all'area marina protetta e alla costa di Portofino». Assagenti ha ricordato che il limite attuale è stato deciso dalla Capitaneria di Porto di Genova, in ottemperanza al cosiddetto decreto “salva coste”, emanato dal ministero dell'Ambiente dopo il naufragio nel gennaio 2012 della nave da crociera Costa Concordia, che ha introdotto il divieto di navigazione, sosta e ancoraggio delle navi mercantili superiori alle 500 tonnellate, adibite sia al traffico merci sia passeggeri, nella fascia di mare di due miglia marine dal perimetro esterno dei parchi e delle aree marine protette nazionali. Oggi le navi da crociera che fanno scalo a Portofino possono sostare a 1,2 miglia dalla costa, ovvero a 0,5 miglia dal perimetro dell'area marina protetta, alle quali sono state aggiunte le 0,7 miglia imposte dal regolamento dell'Ufficio circondariale marittimo di Santa Margherita Ligure. L'associazione degli agenti marittimi ha ricordato inoltre che il decreto ha lasciato alle Capitanerie di Porto la possibilità di derogarne le disposizioni, assicurando la tutela dell'ambiente marino, la sicurezza della navigazione e gli interessi dei residenti nell'area e in prossimità delle aree marine protette.
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- «Da quanto emerge dalle analisi di Arpal - ha proseguito Moscatelli - la tutela dell'ambiente risulta garantita. Per quanto riguarda la sicurezza della navigazione è indubbio che la lontananza dalla costa esponga la nave a fenomeni di risacca, che rendono rischioso il trasbordo dei passeggeri sui tender. La cancellazione di Portofino dagli scali di numerose compagnie crocieristiche e il dimezzamento dei passeggeri nel 2012, rispetto al 2011, con la conseguente perdita di indotto per le attività commerciali e turistiche di Portofino, bastano a rendere eclatante la mancata tutela degli interessi dei residenti».
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- Oggi, in concomitanza con la presentazione dei risultati dei monitoraggi, verrà firmata una convenzione tra Assagenti, Area marina protetta e i Comuni di Santa Margherita Ligure e Portofino per la ripartizione delle spese annuali di monitoraggio per il 2013, di cui gli agenti marittimi si sono impegnati a coprire il 25%, nonostante l'aggravio, che questo costo comporta, per le compagnie crocieristiche che ancora scalano a Portofino.
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