- Nell'ambito del progetto europeo INWAPO “Upgrading of inland waterways and sea ports”, che ha l'obiettivo di migliorare il trasporto intermodale e potenziare il trasporto marittimo e fluviale quale alternativa sostenibile al trasporto su gomma lungo tre sistemi di vie d'acqua - i porti del Nord Adriatico (Venezia, Trieste, Koper), i porti del Danubio (Vienna, Budapest, Bratislava, Komarno, Sturovo), i porti cechi e polacchi fino al Baltico (i sistemi dell'Elba, Vistola e Oder) - l'Autorità Portuale di Trieste realizzerà l'analisi del volume potenziale di traffico generato dalle merci agro-industriali, la definizione di alcuni indicatori confrontabili con quelli degli altri porti coinvolti nel progetto per individuare eventuali necessità nelle infrastrutture (e conseguenti investimenti) ed uno studio di fattibilità per migliorare le relazioni con i centri logistici e i principali assi di trasporto europei.
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- «La partecipazione al progetto INWAPO - ha spiegato Marina Monassi, presidente dell'Autorità Portuale di Trieste - è importante per il nostro scalo anche al fine di creare uno scambio di esperienze operative con gli altri partner. Inoltre guardiamo con interesse al sistema idroviario del Nord Italia che negli ultimi anni si è sviluppato considerevolmente ed ha un grande potenziale. Proprio su questo punto sarebbe importante creare maggior collaborazione e coordinamento tra i porti e la rete di navigazione interna, anche ai fini di un riconoscimento del sistema idroviario italiano in chiave europea». L'ente portuale giuliano ha evidenziato come il progetto europeo proponga anche al porto di Trieste un nuovo punto di vista: la possibilità di interagire con il sistema di vie d'acqua fluviali e non esistenti nell'Europa Centrale per sviluppare il traffico di merci con dei mercati in via di espansione. Il progetto, infatti, indaga come questo articolato sistema di vie d'acqua possa essere messo in connessione con il porto di Trieste.
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- Il progetto INWAPO, di durata triennale con conclusione nel settembre 2014, prevede l'analisi del potenziale di traffico fluviale e marittimo, l'identificazione delle criticità delle infrastrutture esistenti, lo studio della fattibilità del potenziamento dei servizi intermodali con l'individuazione concertata tra i partner delle azioni da intraprendere. Il progetto ha un budget complessivo di circa 3,8 milioni di euro e il contributo all'Autorità Portuale di Trieste ammonta a circa 138mila euro.
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