- Nel primo trimestre del 2013 il traffico dei container movimentato dal porto di Gioia Tauro ha registrato un incremento del 22% essendo stato pari a 743.796 teu rispetto a 609.582 teu nei primi tre mesi dello scorso anno. L'Autorità Portuale dello scalo calabro ha evidenziato che la crescita dei traffici conferma il trend positivo di fine 2012 e sottolinea il positivo cambiamento di rotta dello scalo, primo terminal di transhipment italiano.
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- Un aumento molto più consistente è stato totalizzato dal traffico delle automobili: nei primi tre mesi di questo anno, infatti, sono state movimentate 77.708 vetture, con una progressione del 300% circa rispetto a 19.873 auto nello stesso periodo del 2012.
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- L'Autorità Portuale di Gioia Tauro ha precisato che, a contribuire a risalire la china, sono stati gli ottimi risultati registrati sia nel settore dei container, gestito dalla Medcenter Container Terminal (MCT) del gruppo Contship Italia, che in quello delle autovetture controllato dalla ICO BLG, la joint venture tra la tedesca BLG e la belga ICO (gruppo giapponese NYK). Alla base della ripresa - ha ricordato l'ente portuale - vi è, senz'altro, l'entrata della MSC di Aponte (tramite la sua associata TIL) che ha messo radici a Gioia Tauro, dopo aver acquisito il 33% delle azioni della MCT ( del 17 gennaio 2012). «Da quel giorno la presenza in banchina della Mediterranean Shipping Company - ha rilevato l'Autorità Portuale - s'è fatta notare, con un aumento costante e mensile delle sue navi».
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- «A dare man forte al clima positivo - ha sottolineato inoltre l'authority portuale - sono stati gli addetti allo scalo, grazie alla loro riconosciuta professionalità, che hanno recuperato con caparbietà la necessaria produttività».
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- L'Autorità Portuale ha tuttavia evidenziato come, «nonostante gli ottimi risultati di movimentazione dei traffici, la generale condizione occupazionale, vissuta dai lavoratori del porto e delle imprese dell'indotto, rimanga, comunque, di forte crisi. Sono, ancora, in regime di Cassa Integrazione Straordinaria 486 unità lavorative della Medcenter Container Terminal che sono state, necessariamente, inserite dall'azienda nel proprio piano di riorganizzazione già approvato dal governo. Di riflesso, si registrano condizioni critiche anche in alcune ditte dell'indotto che testimoniano una generale e difficile realtà occupazionale, in questa fase di recessione globale, di livello nazionale e, soprattutto, regionale. Intorno al porto di Gioia Tauro, infatti, si sviluppano giustificate aspettative occupazionali che testimoniano la necessità di avere un maggiore radicamento dello scalo nel sistema produttivo del territorio che lo ospita. A tale proposito risulta fondamentale, per garantire una maggiore crescita del porto e quindi un incisivo incremento delle sue ricadute occupazionali - ha ribadito l'ente - l'istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) che faccia di Gioia Tauro un'ambita meta di investimento imprenditoriale. Toccherebbe un'area pari a 740 ettari che garantirebbe interessanti opportunità di investimento esteri in Italia, catalizzando l'interesse di grandi gruppi internazionali con conseguenti e attesi risvolti occupazionali e di sviluppo economico. Si tratta di un sistema di particolari agevolazioni che deve essere richiesto, e quindi sostenuto, dal governo italiano presso l'Unione Europea ma che, fino ad oggi, ha avuto scarso successo».
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- Nel quadro delle iniziative per il rilancio dello scalo l'Autorità Portuale ha ricordato anche i due recenti accordi di cooperazione sottoscritti dall'ente per ribadire e incentivare la centralità del porto di Gioia Tauro nel circuito dei traffici internazionali del Mediterraneo: a gennaio 2012 è stato siglato un gemellaggio con la Port Authority di New York seguito il mese successivo da un accordo di cooperazione con la Port Authority di Shanghai. «L'obiettivo - ha spiegato l'ente portuale calabrese - è quello di favorire e incentivare la crescita degli scambi commerciali tra Asia, Mediterraneo e la costa orientale degli Stati Uniti utilizzando la rotta del canale di Suez che, rispetto alla transpacifica, offre maggiori garanzie in termini di efficienza ed affidabilità. Si tratta di una strategica alleanza che mette insieme due realtà portuali internazionali, Shanghai e New York, collegati attraverso un ponte “virtuale” offerto dallo scalo di Gioia Tauro».
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