- Confetra, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, ha lanciato un allarme per l'aumento del costo del trasporto aereo introdotto quasi simultaneamente da alcune delle più importanti compagnie aeree applicando il fuel surcharge (il sovraccosto per il caro carburante) non più sul peso delle merci, ma sul loro volume. Confetra ritiene che questo nuovo calcolo colpirà profondamente l'esportazione italiana caratterizzata da merci voluminose ad alto valore aggiunto, come la moda.
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- In una lettera al ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, ha spiegato che, secondo calcoli approssimativi, i nuovi criteri di tariffazione dei surcharges porteranno ad un incremento dei costi del trasporto aereo tra il 30 e il 40% per la merce voluminosa. «Si tenga presente - ha precisato Marcucci - che la merce italiana trasportata via aerea pesa solo il 2% del totale trasportato in tutte le modalità, ma ne rappresenta il 35% in termini di valore. Questa situazione, tipicamente italiana - ha osservato il presidente di Confetra - non si riscontra in nessun altro grande paese esportatore, cosicché la decisione delle compagnie aeree, anche se assunta a livello globale, avrà effetti particolarmente gravi proprio sull'export italiano, reso non più competitivo per il suo elevato costo logistico».
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- Marcucci ha chiesto al ministro Zanonato di intervenire nelle sedi più opportune per scongiurare questo sicuro nocumento per l'economia nazionale, valutando anche l'eventuale violazione delle norme sulla concorrenza.
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