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Sottoscritta la circolare che consente l'imbarco delle guardie giurate a bordo delle navi mercantili italiane
Confitarma, la firma conclude il lungo percorso normativo in tema di contrasto alla pirateria marittima iniziato nel luglio 2011
24 ottobre 2013
La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) ha reso noto che lo scorso 19 ottobre il capo della Polizia di Stato, Alessandro Pansa, ha firmato la circolare attuativa del decreto del ministero dell'Interno, n.266 del 28 dicembre 2012 (Regolamento recante l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali a rischio pirateria) ( del 4 aprile 2013).
Tale circolare - ha rilevato Confitarma - conclude il lungo percorso normativo in tema di contrasto alla pirateria marittima iniziato nel luglio 2011 con la pubblicazione del decreto legge n.107 del 1° settembre 2011, convertito nella legge n.130 del 2 agosto 2011.
La confederazione armatoriale ha spiegato che, «nonostante lo straordinario impegno della Marina Militare che dal novembre 2011 ha assicurato la protezione di circa 245 viaggi nell'Oceano Indiano grazie all'imbarco dei Nuclei Militari di Protezione (NMP), restavano a tutt'oggi ancora scoperte alcune rilevanti rotte nell'area a rischio pirateria. Da qui la necessità invocata da Confitarma di dare attuazione anche al secondo pilastro della legge n.130/2011 che consente alle società armatrici, in via suppletiva (previa comunicazione da parte della Difesa/Marina Militare dell'impossibilità di impiegare i Nuclei Militari di Protezione per il viaggio richiesto), la facoltà di richiedere i servizi di protezione attiva da parte di istituti di vigilanza privati, a tal fine decretati, per mezzo di guardie giurate particolari a bordo delle navi battenti bandiera italiana in transito nell'area a rischio pirateria.
Come noto - ha specificato Confitarma - tale ultima facoltà, già disciplinata dal decreto ministeriale n.266/2012, necessitava per la sua concreta attuazione dell'emanazione di una circolare esplicativa da parte del ministero dell'Interno che ne disciplinasse le procedure, definendo altresì la modulistica necessaria e le indicazioni per l'approvazione del Regolamento degli Istituti di vigilanza privata che svolgono servizi di protezione del naviglio mercantile».
«Frutto di un intenso lavoro realizzato in seno al tavolo tecnico, appositamente istituito presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, composto dai rappresentanti delle competenti articolazioni del ministero della Difesa e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Confitarma, nonché delle associazioni datoriali del settore della vigilanza privata - ha concluso l'associazione armatoriale italiana - la circolare del ministero dell'Interno armonizza la complessa e delicata materia della sicurezza pubblica nazionale con le esigenze operative delle navi di bandiera italiana nel contesto internazionale ove i servizi di protezione privata verranno forniti».
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