- La Commissione Europea ha dichiarato operativi da ieri sei corridoi ferroviari per il trasporto merci che costituiscono la dorsale ferroviaria della rete transeuropea dei trasporti TEN-T, spiegando che in questi corridoi i gestori delle infrastrutture ferroviarie cooperano alle sezioni transfrontaliere con l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio e l'affidabilità nel trasporto ferroviario internazionale e che pertanto le aziende ferroviarie e gli operatori autorizzati - come caricatori, spedizionieri e operatori del trasporto combinato - possono, rivolgendosi ad unico punto di contatto, richiedere tracciati internazionali previamente convenuti invece di dover sottoporre singole richieste ai vari gestori delle infrastrutture nazionali. Si tratta dei corridoi Reno-Alpi (Zeebrugge - Anversa/Rotterdam - Duisburg - [Basilea] - Milano - Genova), Benelux-Francia (Rotterdam - Anversa - Lussemburgo - Metz - Digione - Lione/[Basilea]), Atlantico (Sines - Lisbona/Leixoes - Madrid-Medina del Campo/Bilbao/San Sebastian - Irun - Bordeaux - Parigi/Le Havre/Metz - Sines-Elvas/Algeciras), Mediterraneo (Almeria - Valencia/Madrid - Saragozza/Barcellona - Marsiglia - Lione- Torino - Milano -Verona - Padova/Venezia - Trieste/Koper - Lubiana - Budapest - Zahony), Oriente (Bucarest - Costanza - Praga - Vienna/Bratislava - Budapest - Vidin - Sofia - Salonicco - Atene) ed Orientale (Praga - Horni Lidec - Zilina - Kosice - Cierna nad Tisou - confine Slovacchia/Ucraina). A questi sei corridoi se ne aggiungeranno altri tre (il Corridoio scandinavo-mediterraneo, il Corridoio Baltico-Adriatico e il Corridoio Mare del Nord - Mar Baltico) che dovranno essere operativi entro il 10 novembre 2015.
-
- Intanto, in materia di infrastrutture ferroviarie, la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia non ha espresso parere di compatibilità ambientale sul progetto preliminare complessivo della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità per la tratta Ronchi dei Legionari - Trieste presentato da Italferr, parere che non è stato espresso a causa di “carenze documentali evidenziate e al permanere dello stato di incertezza e di insufficiente conoscenza in merito alle potenziali criticità indotte dal progetto”, ma ha dato il via libera, con alcune prescrizioni, a tre interventi specifici compresi nel progetto ritenuti strategici per il sistema dei trasporti della regione: il Bivio di San Polo a Monfalcone, la stazione ferroviaria davanti al polo intermodale dell'aeroporto di Ronchi dei Legionari e le interconnessioni in località Bivio di Aurisina. La giunta chiede inoltre a Italferr che venga sviluppata un'alternativa per quanto riguarda, in particolare, la tratta Bivio San Polo-Bivio di Aurisina e la tratta Bivio di Aurisina-Trieste, anche in considerazione di eventuali sviluppi di futuri progetti infrastrutturali concernenti la rete dei trasporti della confinante Repubblica di Slovenia, prima della realizzazione del progetto definitivo. Per quanto riguarda le prescrizioni, Italferr dovrà predisporre, per ciascuno dei tre interventi puntuali, un piano di monitoraggio sistematico dei fattori inquinanti da sottoporre all'ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente). Per San Polo, in particolare, si chiede a Italferr di sviluppare una semplificazione progettuale, che consenta una riduzione degli impatti con una contestuale ottimizzazione della rete (utilizzo dei binari esistenti) anche in funzione del collegamento con il porto di Monfalcone, mediante per esempio una soluzione a scavalco. Per la stazione davanti al polo intermodale di Ronchi, Italferr dovrà porre particolare attenzione in fase di cantiere a non interferire con le aree relative ai laghetti di Dobbia e curare le opere di ripristino del verde, eseguendo la manutenzione nei cinque anni successivi rispetto alla chiusura dei lavori. Infine, per l'interconnessione nei pressi di Aurisina, le opere dovranno essere limitate ai tratti superficiali e a quanto strettamente indispensabile, tenendo comunque in considerazione le alternative di tracciato proposte e le misure di mitigazione previste. Dovranno inoltre essere analizzate possibili soluzioni per il mantenimento delle caratteristiche architettoniche di manufatti eventualmente vincolati da un punto di vista storico-architettonico.
|