- Assologistica ha inviato oggi una lettera ufficiale al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rappresentando la possibilità e l'opportunità di effettuare le operazioni di demolizione della nave Costa Concordia nel porto di Taranto.
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- Nella lettera il vicepresidente di Assologistica, Giancarlo Russo, che ha delega per il Mezzogiorno, ha evidenziato che Taranto può «candidarsi quale porto italiano più idoneo ed estremamente più economico rispetto ad altri, in quanto può ospitare la nave Costa Concordia senza particolari lavori di adeguamento infrastrutturale (che sarebbero invece necessari in porti più vicini al luogo del tragico affondamento della nave in questione)».
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- L'associazione ha specificato che la richiesta di attenzione rivolta al presidente Napolitano non nasce da convenienze economiche e di spazio, che pur sono oggettive, avvalorate dalla considerazione che «Taranto vanta una grande specializzazione navalmeccanica e cantieristica», ma dalla gravissima crisi in cui l'economia e la vita sociale della città riversano a seguito delle note vicende industriali ed ambientali su cui si avvinta, in aggiunta, la congiuntura negativa dei traffici portuali.
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- La città - ha rilevato Russo nella missiva - «come è ben noto, vive un momento estremamente difficile, sia dal punto di vista occupazionale che da quello ambientale» e la demolizione della Costa Concordia «sarebbe una boccata d'ossigeno per la stremata economia della città di Taranto, in particolare per i giovani lavoratori del settore cantieristico, che allo stato attuale vivono quotidianamente l'oppressione della disoccupazione».
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- Assologistica ha sottolineato che la lettera auspica la speranza che l'attenzione del presidente della Repubblica su questo drammatico problema possa suscitare il dibattito pubblico necessario affinché sia data una possibilità vitale a questa martoriata città del Mezzogiorno.
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