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Le opportunità offerte dall'Expo 2015 alla logistica
L'evento genererà 9.000 posti di lavoro e 1,8 miliardi di produzione aggiuntiva
7 aprile 2014
Expo 2015, l'esposizione universale che si terrà dal 1° maggio al 31 ottobre del prossimo anno a Milano, avrà una notevole ricaduta sul settore della logistica che è stata quantificata da indagini per il periodo 2012-2020 promosse della Camera di Commercio di Milano e dalla Società Expo 2015 e affidate a un team di analisti economici. I risultati sono stati presentati oggi al convegno sul tema “L'eccellenza della logistica italiana in vista dell'Expo 2015. La Lombardia e il porto di Genova” che è stato organizzato dall'ente camerale del capoluogo lombardo assieme al The International Propeller Club Port of Milan e all'Autorità Portuale di Genova.
Lo studio evidenzia che l'evento genererà 9.000 posti di lavoro nel segmento della logistica, di cui 6.000 solo in Lombardia, e 1,8 miliardi di produzione aggiuntiva, di cui 1,2 miliardi in Lombardia.
Già oggi il mercato della logistica e dei trasporti lombardo vale 12 miliardi di euro, circa un terzo del mercato italiano e la provincia di Milano genera da sola un fatturato stimabile nel 50% del totale lombardo, ossia cinque miliardi di euro. Sono quasi 2.000 le imprese di logistica e trasporto con fatturato superiore ai 500mila euro in Lombardia e nelle province di Novara, Piacenza e Verona (che costituiscono la RLM, la Regione Logistica Milanese). Circa il 36% del totale si trova nella provincia di Milano (725 imprese), seguita da Bergamo (8%, 165 imprese), Verona (8%, 155 imprese) e Brescia (7%, 136 imprese). Il 15% (296 imprese) ha sede fuori dalla regione pur operando nell'area logistica milanese.
Secondo le previsioni, la maggior parte delle opportunità offerte dall'Expo al comparto della logistica potranno essere colte dopo la manifestazione e fruttare 1,1 miliardi di produzione aggiuntiva e 5.300 unità di lavoro. Prima dell'evento sono attesi 213 milioni di produzione aggiuntiva e mille unità di lavoro, mentre nel 2015 sono previsti 523 milioni di produzione aggiuntiva e 2.500 unità di lavoro.
Con la ricerca (ottobre 2011) sul tema “Il sistema logistico in Lombardia: trasformazioni in atto e scenari evolutivi”, a cura di Fabrizio Dallari e Sergio Curi (C-Log Università LIUC), la Camera di Commercio di Milano ha tracciato un quadro del sistema logistico della Lombardia. Per il trasporto stradale la regione conta su una rete di 900 km di strade statali, 11.000 km di strade provinciali, 58.000 km di strade comunali e 573 km di autostrade. La Lombardia, con un traffico di 379 milioni di tonnellate, rappresenta da sola il 25% del traffico su strada italiano (1.460 milioni di tonnellate), di cui circa il 34% movimentato in conto proprio e il resto (66%) in conto terzi. Il 58% del traffico con origine e/o destinazione la Lombardia avviene all'interno dei confini regionali (221 milioni di tonnellate), il 39% con le altre regioni italiane (150 milioni di tonnellate) e il rimanente 3% con i paesi europei. Nelle relazioni stradali con l'estero, la Lombardia pesa per il 25% circa, sia in uscita, sia in entrata, sul totale del traffico internazionale italiano. Per il trasporto marittimo, il sistema portuale dell'alto-Tirreno rappresenta il più immediato sbocco al mare della Lombardia che costituisce il 44% dei container (in termini di teu) movimentati a Genova e il 15% di quelli movimentati a La Spezia. A Genova si attestano i flussi diretti/provenienti dal Far East (37% del traffico totale in teu), dalle Americhe (15%) e dall'Africa (15%). Per il trasporto aereo, il polo aeroportuale lombardo (Malpensa, Linate, Orio al Serio) ha movimentato circa 557mila tonnellate (il 78% delle quali transitate da Malpensa), rappresentando più del 60% del totale del cargo aereo italiano. La Lombardia da sola rappresenta per Malpensa quasi il 30% del traffico in uscita. Nel trasporto ferroviario, la Lombardia pesa sul traffico ferroviario italiano complessivo (76 milioni di tonnellate) per il 16%, mentre sul traffico ferroviario totale internazionale arriva ad un quinto.
«Il settore della logistica - ha sottolineato Claudio De Albertis, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano - è centrale per Milano e la Lombardia, snodo economico e produttivo del Paese. In particolare può avere uno sviluppo significativo con Expo, con significative opportunità di fatturato e di lavoro che possono essere create nel settore».
«In Lombardia - ha rilevato il presidente del The International Propeller Port Club of Milan, Riccardo Fuochi - quasi 2.000 imprese di logistica producono un giro d'affari per 11 miliardi di euro annue, pari al 30% circa del mercato italiano, con un valore aggiunto superiore ai due miliardi di euro, ed il 50% di questo mercato è prodotto da aziende con sede nella provincia di Milano che numericamente rappresentano più di un terzo del totale regionale. È necessario sempre di più fare squadra e far sì che il settore venga percepito come una vera e propria industria e non solo come un insieme di provider servizi».
Da parte sua il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha rimarcato che «il porto di Genova con i suoi progetti di sviluppo è in grado di garantire il nuovo disegno logistico che il governo si è dato e che mette insieme portualità e logistica valorizzando i territori. Expo 2015 - ha aggiunto - sarà l'occasione per sperimentare questo nuovo modello operativo per il rilancio economico del Paese».
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