- Il Comune di Livorno ha reso noto che il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha finalmente firmato il Decreto che riperimetra il Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Livorno aprendo nuove prospettive allo sviluppo del porto cittadino ed alle tante attività produttive dell'area. L'ente comunale ha sottolineato che la firma è giunta dopo un lavoro tecnico lunghissimo e irto di difficoltà, grazie al lavoro combinato del Comune con la Regione Toscana e con il supporto di Autorità Portuale di Livorno e Confindustria Livorno.
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- È una notizia - hanno commentato oggi il sindaco e l'assessore all'Ambiente del Comune di Livorno, Alessandro Cosimi e Massimo Gulì - «che non ci coglie di sorpresa, ma che ci fa ben sperare per il futuro di un nodo strategico del Comune di Livorno, quale è il porto, per il quale è già stata adottata la variante urbanistica e risulta in fase di conclusione la sua approvazione. Un ringraziamento va all'onorevole Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente, che si è dimostrata sensibile alle aspettative della città su questo tema. Un fatto - hanno precisato Cosimi e Gulì - che ridimensiona anche l'ambito delle questioni ambientali: infatti il passaggio delle competenze da Ministero dell'Ambiente a Regione Toscana, pur non variando nulla a livello delle attività di bonifica, restituisce una zona (circa sei chilometri quadrati) i cui livelli di contaminazione effettivamente rilevati sul terreno non sono stati ritenuti così elevati da far permanere l'area riperimetrata in un sito di interesse nazionale. Vengono mantenute nel Sito di Interesse Nazionale le aree della Eni e dell'Enel, mentre vengono escluse tutte le altre aree a terra e le acque interne portuali per le quali sarà più semplice procedere con i dragaggi indispensabili per restituire la massima funzionalità al porto di Livorno. Riguardo alle acque marine, c'è una sensibile diminuzione delle aree sottoposte a SIN con una maggiore limitazione verso il largo e l'esclusione, ad esempio, delle zone in cui sono ubicate le vasche di colmata».
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- Adesso - hanno concluso il sindaco e l'assessore - «sarà indispensabile che la Regione Toscana, insieme all'amministrazione comunale e a tutti i soggetti competenti in questa materia, definiscano in breve tempo un disciplinare tecnico procedurale in cui siano formalizzati chiaramente tutti i passaggi tecnici ed amministrativi necessari, nell'ottica della semplificazione che non significa lasciare l'ambiente portuale nelle condizioni in cui si trova, ma che permette di operare con tempi certi nell'interesse dell'ambiente e della sostenibilità del nostro territorio».
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