Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
17:47 GMT+1
Confetra teme che il tentativo di riforma della normativa sui porti si traduca in un flop
Marcucci: «lo sviluppo logistico del Paese richiederebbe viceversa che si imponessero le volontà riformiste presenti nel governo e nel parlamento»
4 giugno 2014
In attesa di conoscere il contenuto dell'attesa iniziativa governativa per la riforma della legislazione sui porti, la Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica (Confetra) teme che il tentativo di rinnovamento della normativa si traduca in un fallimento. «Era il lontano 2006 - ha ricordato Confetra - quando si avviò il processo di riforma della legge che nel 1994 aveva riorganizzato la portualità nazionale e fino ad un mese fa si riteneva di dover scegliere tra due opzioni l'una più radicale l'altra più soft. Sembra invece - ha rilevato la Confederazione - che prevalga l'idea di conservare l'attuale assetto dei porti per il quale tutti i gatti sono bigi e tutti son capaci di prendere topi, con l'aggiunta di qualche forma di coordinamento».
Il presidente di Confetra, Nereo Marcucci, ha sottolineato che «lo sviluppo logistico del Paese richiederebbe viceversa che si imponessero le volontà riformiste presenti nel governo e nel parlamento».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore