- Oggi il Comitato Portuale di Livorno ha approvato all'unanimità una delibera che consentirà all'Autorità Portuale di iniettare 437mila euro nella casse dell'Agenzia per il Lavoro in Porto (ALP), l'unico soggetto autorizzato nel porto labronico a fornire manodopera durante i picchi di lavoro, di cui 210mila per provvedere alle esigenze di formazione e altri 227mila come incentivo al pensionamento o all'esodo volontario.
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- L'Autorità Portuale ha ricordato che a rendere possibile questa soluzione è il comma 15 bis dell'art. 17 della legge 84/94, strumento che dà modo agli enti portuali di destinare alle agenzie fornitrici di lavoro temporaneo non più del 15% delle entrate proprie derivanti dalle tasse a carico delle merci imbarcate.
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- Le cifre destinate potranno essere elargite solo a condizione che la forza lavoro dell'ALP venga ridotta del 5%. Ciò - ha spiegato l'authority portuale - significa un possibile prepensionamento e la ricollocazione in porto di altri due lavoratori, mentre eventuali ricollocamenti del personale ALP saranno comunque gestiti secondo le modalità già definite dal Patto per il lavoro siglato il 19 ottobre del 2012 tra le sigle sindacali e i rappresentanti di Assoterminal, Confindustria e Assimprese.
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- Inoltre il Comitato Portuale ha provveduto all'aggiornamento delle tariffe corrisposte all'art. 17 a fronte della fornitura di lavoro temporaneo alle imprese portuali, tariffe che erano bloccate dal 2009. L'ente portuale ha precisato che l'aumento, pari al +12,2% applicato alla tariffa giornaliera di otto ore (33 euro all'ora), andrà ad alleviare le condizioni lavorative dei 63 dipendenti dell'ALP, i cui turni effettivamente lavorati si sono ridotti dalle 18mila richieste del 2008 alle ottomila del 2012-2013 (11,2 turni per ogni lavoratore). Troppo poco, insomma - ha rilevato l'authority portuale - per una società che dal 2009 ad oggi ha dovuto sostenere oneri sempre maggiori derivanti dagli aumenti contrattuali (+24% in cinque anni) e che nel 2013 ha chiuso il bilancio in perdita, erodendo quasi tutto il capitale sociale.
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- Il Comitato Portuale di Livorno ha approvato all'unanimità anche l'aggiornamento del regolamento per l'avviamento di lungo periodo per prestazioni di lavoro temporaneo diverse da quelle giornaliere, con riferimento a periodi di quattro mesi rinnovabili di volta in volta. Le 33 euro all'ora giornaliere si riducono così a 31,52 euro nel caso in cui i dipendenti dell'ALP siano utilizzati per almeno un mese, scendono a 30,93 per due mesi, a 30,33 per tre mesi e a 29,73 euro per quattro mesi.
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- In occasione della riunione odierna l'Autorità Portuale ha presentato un primo bilancio consuntivo del Piano Operativo Triennale, giunto ormai a metà del proprio periodo di validità e completato più che al 50%, con oltre 14 cantieri aperti, cinque opere in fase avanzata di progettazione e quasi 60 milioni di euro impegnati. «Lo stato dell'arte della sua attuazione - ha sottolineato il segretario generale dell'ente portuale, Massimo Provinciali - ci dimostra che dal 13 novembre del 2012, da quando cioè il POT è stato approvato, non siamo rimasti fermi ma abbiamo proceduto ad aprire e, a volte a chiudere, partite importanti per lo sviluppo del porto».
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- «Il quadro nell'insieme - ha confermato il presidente dell'authority, Giuliano Gallanti - è assai positivo. Abbiamo appena aggiudicato i lavori di escavo del Lato Nord del Molo Italia, mentre il 7 luglio scorso abbiamo firmato il contratto per la realizzazione dei lavori del Microtunnel. Inoltre, ora che la Darsena Toscana non è più un SIN, potremo cominciare a dragarne i fondali senza passare dal ministero dell'Ambiente. Aspettiamo soltanto che gli uffici della Regione competenti siano pronti».
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- L'ente portuale ha ricordato che tra le opere infrastrutturali già cantierate o in via di progettazione figurano anche i lavori di consolidamento della prima Vasca di Colmata, il cui intervento è previsto per il 2015, ma la cui proposta progettuale potrà presto essere sottoposta all'approvazione della Regione, e quelli relativi alla seconda vasca di contenimento, i cui primi due sottobacini sono già fruibili e saranno usati per ricevere il materiale dragato al lato nord del Molo Italia (entrambe le sottounità hanno la capacità di contenimento pari ad un terzo degli 1,5 milioni di metri cubi di materiale che la nuova infrastruttura sarà in grado di accogliere una volta completata). «Le due vasche di colmata - ha precisato Gallanti - sono di fondamentale importanza per il futuro del porto, in quanto propedeutiche alla realizzazione della Piattaforma Europa». Secondo il presidente dell'Autorità Portuale, l'ampliamento a mare dello scalo labronico, con la realizzazione di due terminal dedicati ai container e alle Autostrade del Mare, permetterà a Livorno di fare quel salto di qualità che tutti si aspettano: «la Darsena Europa - ha osservato Gallanti - non è una ipotesi futuribile ma una infrastruttura per realizzare la quale ci vogliono progetti solidi e solidi investimenti». Questi ultimi - ha specificato - potrebbero arrivare dalla European Investment Bank (EIB) e dalla Cassa Depositi e Prestiti: «nei mesi scorsi - ha reso noto Gallanti - abbiamo avuto diversi contatti con entrambe le istituzioni, che ci hanno mostrato con segni tangibili il loro interesse per le grandi opere che intendiamo realizzare. A questo punto dobbiamo soltanto aspettare che il Piano Regolatore Portuale sia definitivamente approvato».
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- In merito all'iter del Piano Regolatore Portuale, che deve ancora superare il vaglio del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici e quindi ricevere il nulla osta della Regione Toscana, Provinciali ha chiarito che non subirà troppi ritardi e che il tabellino di marcia sarà rispettato, con il traguardo fissato per settembre: «gli elementi di novità contenuti nel Piano Regolatore - ha evidenziato il segretario generale - sono così innovativi che hanno indotto il CSLPP ad avviare a livello nazionale una revisione delle linee guida per la redazione dei PRP. Credo che essere presi in considerazione come esempio di innovazione debba essere per noi e per la città motivo di orgoglio. Siamo fiduciosi circa il buon esito delle valutazioni dell'organo tecnico statale e ci aspettiamo anche dal Comune la massima collaborazione perché la variante al piano strutturale sia approvata quanto prima. In fondo abbiamo entrambi un obiettivo comune: la prosperità del porto di Livorno».
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- Nel corso della riunione odierna è stato anche fatto il punto sui dragaggi e il dirigente responsabile dell'Autorità Portuale, Giovanni Motta, ha confermato che sono stati fatti dei passi in avanti: quasi tutti i lavori previsti sono stati o aggiudicati (Molo Italia lato nord) o già progettati (sul ripristino dei fondali della Darsena Toscana e sull'allargamento del canale di accesso, sono già state eseguite le caratterizzazioni dei fondali). Su altre due opere fondamentali sono già stati preparati i bandi di affidamento delle attività di caratterizzazione dei fondali: la più importante è quella dell'allargamento della imboccatura sud del porto, fondamentale per l'ingresso delle navi nello scalo labronico. Certo, sul fronte degli escavi - ha detto Motta - «siamo in fiduciosa attesa che la Regione predisponga gli atti che disciplinano le modalità di gestione delle attività di dragaggio, ma su questo punto abbiamo già ricevuto da Firenze più di un impegno concreto a sciogliere il nodo della deperimetrazione SIN del porto di Livorno».
- Infine nel corso della riunione il presidente dell'ente portuale ha deciso, su richiesta del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, a seguito del mandato ricevuto ieri dal Consiglio comunale dopo una mediazione nella Conferenza dei capigruppo, di rinviare al 28 luglio la prossima riunione del Comitato Portuale prevista in precedenza per giovedì, per dare modo al sindaco, alla giunta e ai componenti delle commissioni consiliari competenti, di sviluppare una riflessione più approfondita su un tema che continua a calamitare l'attenzione della stampa e della cittadinanza: la cessione delle quote della Porto 2000. L'ente portuale ha reso noto che la decisione è stata accettata dai membri del Comitato, anche se diverse sono state le sottolineature per l'ennesimo rinvio di una riunione che si sarebbe dovuta inizialmente svolgere l'8 luglio. L'Autorità Portuale ha precisato di aver accolto la richiesta tenendo presente la necessità di coinvolgere il sindaco in una discussione di merito sullo studio della KPMG. D'altronde - ha ricordato l'ente portuale - la riunione del 17 non prevedeva che fosse assunta alcun tipo di decisione formale: infatti, la questione della cessione delle quote della società che a Livorno gestisce le crociere era stata già affrontata a luglio del 2011 e risolta attraverso l'approvazione di una delibera che dava mandato al presidente dell'authority portuale di rispettare l'obbligo di legge e di scendere sotto il 50% delle quote.
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