- Assologistica si associa a Confetra nel chiedere l'immediato ritiro del provvedimento di aumento del costo dell'energia elettrica dei treni cargo, che sta per essere approvato in Senato. «Nonostante gli appelli, che ne hanno sottolineato le gravissime conseguenze sul trasporto merci ferroviario - rileva l'associazione delle imprese di logistica - quanto disposto all'art 29 del disegno di legge “Competitività”, con cui si prevede un prelevamento di quasi 50 milioni di euro dall'aumento del costo dell'energia per il trasporto ferroviario, sta per essere approvato».
- «Questa mancanza di comprensione da parte dei decisori verso le reali necessità delle imprese e degli operatori ferroviari - sottolinea il presidente di Assologistica, Carlo Mearelli - non solo decreta la fine di qualsiasi mantenimento e sviluppo del trasporto su ferro delle merci, ma pone seri interrogativi sulla credibilità del Paese. Anche il dispositivo paventato di prevedere l'aumento del 30% del costo dell'energia elettrica spalmato su tre anni non è una risposta accettabile, perché cancella la capacità competitiva e programmatoria del trasporto intermodale su ferro in Italia».
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- Assologistica chiede quindi al governo di cassare questa disposizione «nell'interesse delle imprese ferroviarie, della competitività logistica in generale e della salute pubblica dei cittadini, irrimediabilmente lesa dal provvedimento per il conseguenziale incremento del trasporto su gomma delle merci in totale controtendenza con i dettami ambientali della UE».
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