- Oggi il presidente dell'Autorità Portuale di Livorno, Giuliano Gallanti, ha consegnato un'area di 10mila metri quadri sulla sponda est della Darsena Toscana alla Masol Italia, società del gruppo Musim Mas che ha chiesto di poter realizzare a Livorno un complesso industriale integrato per la lavorazione degli oli vegetali.
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- Il piano industriale prevede la costruzione sull'area, che include quattromila metri quadri di superficie coperta, di nuove linee di produzione di biodiesel, con capacità di 280 mila tonnellate all'anno, con un investimento di 55 milioni di euro e la creazione di nuovi posti di lavoro. Il progetto della multinazionale indonesiana, che traguarda come obiettivo finale la realizzazione di una raffineria ad olio di palma, si stende su un'area vasta che copre le proprietà un tempo appartenute alla Novaol Srl, sul canale industriale, e acquistate dalla Masol un anno e mezzo fa, e quelle della Styron Srl, sulla sponda est della Darsena Toscana, dove si prevede che sorgerà l'impianto di raffinazione. I 10mila metri quadri dell'ex Seal consegnati oggi sono l'ultimo tassello che mancava per comporre il puzzle: per 30 anni (24 anni più sei) gli indonesiani potranno gestire il bene demaniale per caricare, scaricare e movimentare gli oli vegetali, sia grezzi che raffinati, e/o di biodiesel. L'area in locazione avrà infatti uno sbocco preferenziale a banchina, con una via di accesso all'accosto pubblico 15D del porto labronico. Il piano industriale prevede di movimentare a Livorno un flusso complessivo di sei milioni di tonnellate di merce all'anno.
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- «Livorno - ha sottolineato Joern Schneider, direttore della Masol Continental Biofuel Srl - ha una posizione geografica strategica che ci consente di raggiungere facilmente la Francia, la Spagna e il Nord Africa: grazie alla sinergia attivata con l'Autorità Portuale possiamo puntare a fare di Livorno il nostro polo produttivo principale in Europa».
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- «Fin dall'inizio - ha ricordato il presidente dell'Autorità Portuale - abbiamo guardato con interesse alle iniziative della Masol, verificando le ricadute positive che il loro progetto avrebbe avuto sul territorio, sia in termini economici che occupazionali. Oggi - ha rilevato Gallanti - posso dire che avevamo ragione a prendere in considerazione l'interesse che questo investitore nutre per il nostro porto. Livorno può diventare uno dei più importanti hub di smistamento dell'olio di palma in Europa».
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