- La Rappresentanza Sindacale Unitaria di Costa Crociere ha inviato una lettera al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, al sindaco di Genova, Marco Doria, e al presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, in vista dell'incontro di venerdì prossimo a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a cui il ministro Maurizio Lupi ha convocato i vertici di Costa Crociere, con l'amministratore delegato Michael Thamm, per discutere delle prospettive della compagnia crocieristica in Italia alla luce dell'annuncio dell'azienda di trasferire parte delle attività dalla sede di Genova ad Amburgo. Alla riiunione parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni locali genovesi.
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- Nella lettera la RSU di Costa Crociere comunica a Burlando, Doria e Merlo «le preoccupazioni, non ché il disappunto, in merito al trasferimento di parte dell'azienda ad Amburgo. Siamo fermamente convinti - spiegano i dipendenti della compagnia - che questo sia solo l'inizio di un piano di smobilitazione che coinvolgerà da un minimo di 500 ad un massimo di 600 persone. Il primo taglio potrebbe essere di circa 130 dipendenti sui circa 160 coinvolti nel trasferimento di Marine Operation ed altri dipartimenti ad Amburgo; è presumibile - osservano - che vengano trasferiti non più di 30-40 degli attuali componenti di questi dipartimenti, senza garanzie occupazionali per i restanti».
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- «Il cambiamento dell'ufficio armamento da italiano a tedesco (quindi con personale da italiano a tedesco) - prosegue la lettera della RSU di Costa Crociere - comporterà un impoverimento della marineria italiana: infatti sempre nel medio lungo periodo riteniamo plausibile la graduale sostituzione del personale di macchina italiano con altro comunitario, incominciando dalle posizioni di comando (direttori di macchina e direttori di macchina in seconda) e del personale italiano di coperta, anche in questo caso iniziando da comandanti e comandanti in seconda. La nostra convinzione è anche avvalorata dal fatto che sul sito di Carnival Maritime sono già uscite delle “job offers” per la ricerca di personale sia di terra che di bordo».
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- «Costa Crociere - sottolinea la RSU dell'azienda - sta portando avanti questo piano nella maniera più misurata e mirata possibile per non incorrere nelle reazioni di tutti i lavoratori. La motivazione del piano di trasferimento delle attività operative è la convinzione dell'amministratore delegato Thamm dell'incapacità del personale italiano a gestire le criticità».
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- «Questa RSU - si sottolinea nella lettera - è profondamente indignata dalle dichiarazioni rilasciate ai dipendenti il 29 gennaio 2015 da Mr. Thamm, che discreditano e discriminano la professionalità dei lavoratori di codesta società e di tutta la categoria, al solo scopo di voler trasferire un'azienda sana in Germania. Non vorremmo che gli incidenti avvenuti sulle nostre navi e le varie avarie tecniche, assolutamente fisiologiche per l'attività svolta - conclude la RSU - venissero utilizzate da Mr. Thamm in maniera del tutto pretestuosa e strumentale. A conferma di ciò, il controsenso risiede nel fatto che non è stato rimosso il responsabile dell'ufficio tecnico».
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- Intanto crocieristica. «La volontà di Costa Crociere di voler delocalizzare ad Amburgo quattro dipartimenti, che coinvolgono 157 lavoratori - ha affermato il segretario nazionale dell'organizzazione sindacale, Paolo Fantappi - rappresenta un atto gravissimo nei confronti dei propri dipendenti, che hanno dato tanto in termini lavorativi a questa società, e uno schiaffo all'economia della città di Genova e dell'intero Paese già fortemente penalizzata dall'attuale crisi».
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- «Siamo di fronte - ha rilevato Fantappi - a un paradosso evidente, non vi è una situazione di crisi a spingere l'azienda alla riorganizzazione e allo stesso tempo, però, in virtù di un sistema fiscale agevolato, la stessa, beneficia di una serie di risparmi consistenti. Siamo stufi di queste macroscopiche contraddizioni che vedono sempre salvaguardare e tutelare la parte più forte, ovvero l'armatore, senza tener conto della sorte dei 157 lavoratori coinvolti e delle ripercussioni economiche che ciò comporterà».
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- «Per tali ragioni - ha concluso Fantappi - attendiamo l'esito dell'incontro tra Costa Crociere e il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Maurizio Lupi che si svolgerà nei prossimi giorni allo scopo di trovare soluzioni a questa difficile vertenza. Nel frattempo la Uiltrasporti rimarrà fortemente determinata a difendere con tutta la propria forza questi posti di lavoro utilizzando tutti gli strumenti di contrasto a tutela dei lavoratori coinvolti».
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