- Il segretario generale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha annunciato che l'organizzazione sindacale ha richiesto un intervento all'Antitrust italiano ed europeo sulla vicenda dell'acquisizione del controllo di Tirrenia - Compagnia Italiana di Navigazione (CIN) da parte del gruppo armatoriale Moby ( del 29 dicembre 2014) e che altrettanto sarà fatto all'Autorità anticorruzione. «È nostro diritto-dovere - ha spiegato Tarlazzi - tutelare gli utenti, le lavoratrici e i lavoratori! C'è una netta distinzione tra l'obiettivo strategico-imprenditoriale che punta ad affermare l'iniziativa privata e il nostro giudizio che, come Uiltrasporti, è interessato al buon funzionamento del sistema, alla efficienza, efficacia ed economicità del servizio a garanzia dei diritti dell'utenza, alla salvaguardia dell'occupazione e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori».
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- «Per queste ragioni, nonostante i tentativi di intimorirci - ha sottolineato il segretario generale di Uiltrasporti - continueremo ad esercitare il nostro diritto-dovere mettendo in discussione soluzioni che ci pare sacrifichino gli obiettivi che sono al centro della nostra iniziativa. Continueremo, pertanto, a denunciare una operazione che realizzerebbe il totale controllo in uniche mani delle due più grandi compagnie di navigazione, Tirrenia-CIN (che percepisce fondi pubblici per 72 milioni di euro l'anno per assicurare la continuità territoriale) e la Moby Lines, compagnie queste, che collegano le nostre isole maggiori e la Sardegna in particolare».
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- «Infatti, se questo progetto si dovesse malauguratamente concretizzare - ha specificato Tarlazzi - si verrebbe di fatto a determinare una condizione di dannoso monopolio con le intuibili ripercussioni negative per le popolazioni interessate, per l'utenza tutta e in particolare per i lavoratori delle due aziende che pagherebbero il prezzo delle preannunciate “sinergie di rotte e costi” (contrazione di servizi al fine di recuperare venti milioni di euro per l'anno 2015) che altro non significa, meno corse e meno posti di lavoro».
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- «Per parte nostra - ha confermato Tarlazzi - abbiamo inviato la richiesta di intervento dell'Antitrust italiano ed europeo e invieremo il tutto anche all'autorità anticorruzione. Rimaniamo comunque in attesa di un incontro già chiesto al governo affinché ci venga chiarito, in modo trasparente, come possa essere possibile oggi ciò che l'antitrust italiano ed europeo in passato hanno ritenuto di dover bloccare».
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- «Potremo così - ha concluso il rappresentante di Uiltrasporti - essere tutti più “sereni” (meglio più tranquilli) e si metterebbe, forse, anche fine a tutte le indebite “pressioni” esercitate nei nostri confronti per farci rinunciare a svolgere, come sempre abbiamo fatto, con coscienza e costrutto il nostro lavoro».
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