- Il Mediterraneo, e in particolare il suo bacino occidentale, è il principale centro mondiale della grande nautica da diporto e in questo segmento la cantieristica italiana conferma la sua leadership mondiale intercettando il 38% dei 410 ordini globali per mega yacht oltre i 30 metri previsti per il 2015. La supremazia del Mediterraneo nel mercato della grande nautica è stata evidenziata oggi nel corso del convegno “Genova, hub internazionale per il grande yachting” organizzato dall'associazione degli agenti marittimi genovesi Assagenti e svoltosi nel Palazzo Borsa Valori del capoluogo ligure.
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- A dicembre 2014 è stata superata la soglia delle 5.000 unità componenti la flotta mondiale degli yacht di lunghezza oltre i 30 metri e il Mediterraneo - è stato sottolineato - totalizza il 74% dei contratti di charter dei grandi yacht (59% solo nell'area tirrenica) e viene scelto come home port dal 55% della flotta mondiale delle imbarcazioni sopra i 30 metri. Inoltre la cantieristica nautica italiana sta ampliando il proprio raggio d'azione anche alle imbarcazioni di maggiore dimensione, come testimoniano gli ordini per unità sopra i 100 metri messi a segno da Benetti e Fincantieri: «un elemento nuovo per la nostra cantieristica - ha evidenziato Lorenzo Pollicardo, consulente Federagenti Yacht, - storicamente orientata a segmenti dimensionali più ridotti, nella fascia 30-50 metri, dove ben sette cantieri italiani risultano tra i primi 10 produttori al mondo».
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- Per quanto riguarda Genova, i grandi yacht si fermano nel capoluogo ligure in media quattro giorni durante le 1.500 toccate che vedono coinvolta la Liguria (sulle oltre 6.000 toccate di grandi yacht registrate ogni anno da Federagenti Yacht lungo tutte le coste italiane), contro una media nazionale di 2,8 giorni. A Genova le imbarcazioni usufruiscono dei servizi portuali tecnico/nautici e dell'offerta turistica della città e del suo territorio, voci per le quali ogni anno un grande yacht spende rispettivamente circa il 3% e il 2% del suo valore.
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- Centralità geografica, qualità del turismo del territorio, eccellenza della cantieristica, della sua filiera e dei servizi in banchina sono gli elementi che giocano a favore di Genova, «che prima di altre realtà portuali - ha rilevato il presidente Assagenti, Gian Enzo Duci - ha saputo riorientare una parte significativa della sua vocazione marittima verso la grande nautica da diporto, che offre lavoro 365 giorni all'anno».
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- Il 63% degli yacht battenti bandiera italiana viene immatricolato negli uffici marittimi liguri e toscani e con 968 posti barca oltre i 24 metri Genova, vicina alle principali mete del turismo nautico d'eccellenza come Sardegna, Corsica, Costa Azzurra, Portofino e Cinque Terre, rappresenta oltre il 27% della quota nazionale ed è in grado di ospitare quasi un quinto della flotta mondiale di yacht oltre i 30 metri.
- La Liguria è anche la prima in Italia, seguita da Campania, Lombardia e Lazio, per numero di patenti nautiche rilasciate nel corso del 2013 (8.771 sul totale nazionale di 62.122).
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- Dal punto di vista dell'offerta infrastrutturale, il Porto Antico di Genova si propone come un binomio vincente tra offerta pubblica del waterfront e marina per i grandi yacht, mentre emerge il ruolo del capoluogo ligure nel refit & repair che attorno ai tre marchi Amico & co., Mariotti e San Giorgio ha polarizzato molte attività di filiera dell'indotto portuale, riorientando verso la nautica aziende della sub-fornitura navale e militare.
- «Genova già oggi rappresenta un hub di eccellenza - spiega Pollicardo - ma ha ancora del potenziale: esistono settori di subfornitura e tecnologia in cui risulta scoperta nei confronti dei competitors nazionali e internazionali, come materiali compositi, attrezzatura e tecnologia velica per i quali possono essere valutate sinergie con le realtà industriali piemontesi e lombarde».
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