- Per la comunità portuale di Venezia si prospettano tempi difficili alla luce dei complessi programmi di cambiamento della portualità commerciale e turistica/crocieristica prospettati a livello governativo e locale. Difficoltà in vista evidenziate dal The 'International Propeller Club Port of Venice in occasione delle elezioni per il rinnovo dei vertici dell'associazione per il prossimo triennio che hanno riconfermato Massimo Bernardo alla presidenza e Cristiano Alessandri alla vicepresidenza.
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- «Per tutti i nostri associati, rappresentanti delle moltissime aziende che operano nel mondo del trasporto marittimo, aereo e terrestre - ha rilevato Massimo Bernardo - sarà un triennio particolarmente difficile anche per la crisi dei traffici che ha investito il nostro porto con agenzie marittime che chiudono e imprese di spedizione che destinano la propria merce all'imbarco/sbarco su altri porti addirittura non sempre italiani ma certamente più competitivi. Un triennio nel quale l'imprenditoria di settore dovrebbe dare alla politica le linee guida per ridare competitività ai nostri porti e alla nostra bandiera, e non viceversa quando è la politica a dettare norme non condivisibili che spesso non tengono conto del rapporto tra le singole realtà territoriali ed proprio hinterland».
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- Ricordando che sul tavolo della portualità alto adriatica restano non solo temi scottanti come l'accorpamento in un sistema vasto dei porti di Ancona, Ravenna, Chioggia, Venezia, Porto Nogaro, Monfalcone e Trieste proposti dal nuovo Piano della portualità in elaborazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ma anche la piattaforma portuale offshore promossa dal presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa , e la rivalutazione del sistema idrovia rio Padano-Veneto e dei suoi porti interni, solo per citarne alcuni, Bernardo ha esortato una maggiore sinergia tra tutti i Propeller Club dell'Alto Adriatico «nell'affermare - ha spiegato - un deciso cambio di rotta del governo perché siano valorizzate le singole realtà portuali nelle loro rispettive specificità, obiettivo - ha sottolineato - che si raggiunge non certo con un colpo di spugna sulle realtà esistenti, ma con un più aperto confronto col mondo dell'impresa che, come abbiamo visto al recentissimo Logistic & Transport di Monaco di Baviera, le rappresenta sui marcati internazionali».
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