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Filt, Fit e Uiltrasporti sollecitano la Regione Toscana ad attivarsi per creare un vero e proprio sistema portuale regionale
Sistema - precisano - che esiste solo se Piombino, Livorno e Marina di Carrara stanno insieme
12 gennaio 2016
Secondo Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti la Regione Toscana deve attivarsi per creare un vero e proprio sistema portuale regionale che comprenda gli scali di Piombino, Livorno e Marina di Carrara. Le rappresentanze della Toscana dei tre sindacati hanno ricordato sono «ormai passati quasi due mesi da quando, il 17 novembre scorso, la Corte Costituzionale ha stoppato la riforma della portualità avviata dal governo, perché in contrasto con il Titolo V della Costituzione, in quanto materia concorrente sulla quale non può mancare il coinvolgimento diretto delle Regioni» e hanno evidenziato che «il no della Corte Costituzionale alla riforma ha restituito la palla alla Regione», «che ora - per i sindacati - deve “giocarla”, perché il sistema portuale toscano esiste solo se Piombino, Livorno e Marina di Carrara stanno insieme».
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti della Toscana hanno chiesto che «la Regione Toscana si faccia garante dell'unicità del sistema portuale toscano, comprendendo tutte le realtà: Piombino, Livorno e Marina di Carrara». «È ora dunque il momento - hanno ribadito - di battere il ferro», e - hanno sottolineato i sindacati - tocca alla Regione Toscana «ribadire la necessità di creare un sistema davvero attrattivo, comprensivo cioè delle realtà portuali di Piombino, Livorno e Marina di Carrara, dove valorizzare potenzialità, esperienze e professionalità, in un'offerta complessiva che si candidi a diventare un punto di riferimento per i mercati del Centro ed Est Europa, per la mobilità delle merci, dentro la prospettiva di un sistema efficiente ed efficace di reti infrastrutturali, immateriali e nodi logistici».
«Serve - hanno specificato Filt, Fit e Uiltrasporti - dare continuità a questo schema sistemico con finanziamenti adeguati e mirati, ma anche con strumenti specifici ed utili, come gli accordi di programma (magari coordinati) o come il recente protocollo regionale per la sicurezza nel lavoro portuale, siglato il 22 dicembre 2015».
«Purtroppo - hanno osservato Filt, Fit e Uiltrasporti - dopo l'accordo tra Livorno e Piombino di settembre e la lettera inviata dalle istituzioni della Provincia di Massa e Carrara alle autorità nazionali e regionali per chiedere che “anche il territorio di Massa Carrara, in particolare il porto di Marina di Carrara, rimanesse parte integrante del sistema dei porti toscani”, è calato il silenzio delle istituzioni regionali, nonostante le numerose sollecitazioni avanzate anche dalle organizzazioni sindacali territoriali e regionali».
«Siamo sempre più convinti invece - hanno concluso le tre organizzazioni sindacali - che solo tenendo insieme le realtà logisticamente integrabili, omogenee per territorio e dipendenza amministrativa, si possano vincere le sfide del futuro, per creare occupazione, quindi buone opportunità per i nostri giovani».
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